Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Quentin Tarantino riscrive "Le Iene - Cani da rapina" in salsa western, presentando sette brutti ceffi da galera più una prostituta perfida e maltrattata dal suo carceriere Kurt Russell costretti a convivere in una capanna, per ripararsi dalla tormenta di neve che blocca loro la strada. Non mancano i laghi di sangue e le storie atroci.
Dopo ben 4 film, Quentin Tarantino torna a citare sè stesso e non altri registi suoi beniamini, trasformando in un gran guignol il suo secondo film western ambientato tutto o quasi in una capanna. E' questo il vero "WILD WILD WST - SELVAGGIO WEST" che andavo cercando guardando sconsolato il noto telefilm con Robert Conrad (robetta bondiana anni'60 che di veramente Wild aveva solo il titolo, come il filmaccio del 1999 di Sonnenfield con Will Smith); qualcosa di barbaro e politicamente scorretto che non risparmia nemmeno le donne, qui perfide e prese a mazzate. Persino "GLI SPIETATI" di Clint Eastwood sembra un film per famiglie, sarà per le teste (e non solo quelle) che schizzano a pistolettate. Il cast è come sempre di prim'ordine, a cominciare da Jennifer Jason Leigh, ripescata da chissà quali abissi televisivi, dopo i suoi fasti cinematografici degli anni'80/90. La seguono a ruota Samuel L. Jackson (agghiacciante il suo racconto sul figlio del generale sudista di Bruve Dern), Kurt Russell (che non risparmia i cazzotti e le gomitate alla Leigh, criminale contusa), Tim Roth (che qui sembra rimpiazzare Christoph Waltz) e il "solito" Michael Marsden sempre più col viso da mocassino butterato. Notevole anche lo sceriffo di Walton Goggins, "attore normale" fra tante star tarantinane e non. Meritati i premi a Morricone e alla sua musica, anche se qui non mi entra in testa come ai tempi dei film di Leone.
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