Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Far west. Due cacciatori di taglie si ritrovano sulla stessa diligenza, sotto la bufera di neve. Uno dei due è ammanettato alla sua ultima preda, un'assassina da 10mila dollari di taglia. Lungo il cammino si unisce a loro un ex bandito che millanta di essere diventato sceriffo. I quattro riparano in una locanda, dove li attende un sanguinoso agguato.
The hateful eight è Tarantino, indubbiamente: ma più "tarantinesque" (alla maniera di) che "tarantiniano" (derivazione più generica), come se il Nostro, sceneggiatore, regista e voce narrante nell'edizione originale, fosse in debito di idee e avesse orientato il suo lavoro verso le soluzioni più ovvie, quelle già viste e ben conosciute del suo cinema. Meno personaggi della media, dieci in tutto, ma psicologicamente rifiniti in modo magistrale; un intreccio cervellotico con un solo, lungo flashback a sbrogliare la matassa; la consueta sensazione di non riuscire mai a comprendere esattamente dove finisca la realtà e dove cominci la fantasia/la menzogna; una permanente situazione di stallo che occupa oltre la metà del film, generando suspence, altra suspence, ancora suspence e infine qualche sbadiglio. Perchè è legittimo che lo spettatore, in tre ore di proiezione, abbia qualche sbandamento di fronte a una manciata di personaggi chiusi in una stanza che si arrovellano su come uscire vivi e vincitori ciascuno dal proprio impasse; a tali elementi poi Tarantino qui aggiunge un 'whodunit' hitchcockiano non da poco, quello relativo al caffè avvelenato. Nel complesso un'opera comunque godibile e con alcuni momenti indiscutibilmente cult, peraltro più solida - o meno sbracata - a livello logico della media del regista (un solo dubbio serio: perchè Jody attenda così tanto a intervenire), altrettanto sicuramente troppo prolissa (vedi le lunghe sequenze nella neve, tutte sacrificabili in larga parte) e con un cast strepitoso che annovera Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Michael Madsen, Walton Goggins, Tim Roth e Bruce Dern, quasi tutti già precedentemente utilizzati da Tarantino. Le musiche originali sono inoltre firmate da Ennio Morricone, che scimmiotta uno dei suoi temi più celebri, quello di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, per i titoli di testa. Mezzo passo falso, se si trattasse di un autore comune; per lo spumeggiante, roboante, affascinante affabulatore Tarantino è forse qualcosa di più; ma dire che The hateful eight sia un brutto film o addirittura un film anonimo sarebbe assurdo. 6/10.
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