Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
RIUSCITO A METÀ
Tarantino imita Tarantino e non lo fa bene,western con tanto di diligenza ed emporio,opera incentrata sulla menzogna con una buonissima coralitá attoriale, il film più atteso della stagione sì rivela come un'opera riuscita a metà. A metà perché segna definitivamente una crescita dal punto di vista registico e una maturità in termine assoluto dal punto di vista estetico. Ora però passiamo alla sceneggiatura;il tasto dolente, i dialoghi ogni tanto regalano qualche momento di ilarità e ben più di un sussulto ma quel che ne resta è comunque un film lento che non viene dosato nella maniera giusta. Le battute sono molto spesso cliché a sfondo razziale (si divertenti) ma quasi sempre i dialoghi si spingono verso la noia e l'inutilità più assoluta (c'è sempre una battuta di troppo)e non si sta parlando del "Quentin touch" in cui si discuteva per minuti delle fasi artistiche di Madonna (le iene) o dei surreali massaggi ai piedi dei due sicari (pulp fiction). Rimane inoltre una maestosa colonna sonora di Morricone ormai in odore di santità all'ennesima prova di grandezza in senso assoluto. Ottime le soundtrack scelte per accompagnare l'incedere della diligenza.
MITO A METÀ
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta