Trama
L'anchorman Dan Rather (Robert Redford) ha quasi terminato di lavorare per le news della CBS quando realizza un reportage che testimonia come il presidente George W. Bush sia ricorso alle conoscenze e ai legami di famiglia per evitare di prestare servizio nella guerra del Vietnam. Il suo lavoro avrà ripercussioni sia nella sua sfera professionale e privata sia in quella politica.
Approfondimento
TRUTH: UN'INCHIESTA GIORNALISTICA PERICOLOSA
Scritto e diretto da James Vanderbilt, Truth si basa sul libro di memorie della giornalista Mary Mapes per raccontare uno dei più grandi scandali mediatici degli anni Duemila con al centro i giornalisti dell'emittente americana CBS e il presidente degli Stati Uniti George Bush. È la mattina del 9 settembre 2004 quando la produttrice della CBS News Mary Mapes si risveglia orgogliosa per l'ottimo lavoro di giornalismo televisivo mandato in onda la sera prima, senza immaginare che entro la fine della giornata lei, tutta la CBS News e l'anchorman Dan Rather si sarebbero trovati sotto l'occhio del ciclone. La sera prima il programma 60 Minutes aveva mandato in onda un reportage investigativo che, prodotto dalla Mapes e diffuso da Rather, rivelava nuove prove su come il presidente Bush si fosse sottratto al suo dovere durante il servizio militare come pilota della Texas Air Nayional Guard dal 1968 al 1974. In particolar modo, il reportage asseriva che Bush avrebbe sfruttato le conoscenze familiari per evitare la guerra in Vietnam, fallendo anche come guardia nazionale. Nel pieno del conflitto politico tra Bush e il rivale Kerry la storia mandata in onda avrebbe avuto sicuramente profonde conseguenze ma le prove raccolte dalla CBS sono giudicate sin da subito false, facendo piovere sull'emittente l'accusa di pessimo giornalismo. L'orgoglio del mattino, dunque, lascerà presto il passo allo sconforto e alla rabbia, costringendo Mapes a perdere lavoro e reputazione e Rather a dimettersi prematuramente.
Con la direzione della fotografia di Mandy Walker, le scenografie di Fiona Crombie, i costumi di Amanda Neale e le musiche di Brian Tyler, Truth sposa il racconto della Mapes e si interroga su un paio di questioni: come mai i giornalisti si sono interessati alla vicenda mettendo in dubbio la versione ufficiale della storia? Come mai la loro inchiesta e le accuse di false prove sono divenuti più importanti della questione legata al mancato adempimento degli obblighi militari di Bush? L'integrità dei giornalisti e la loro indipendenza è oggi alterata in maniera sostanziale? Raccontato dalla prospettive della giornalista al centro della controversia, Truth esamina come viene all'interno di una struttura giornalistica nazionale costruito un reportage, mettendo insieme pezzo dopo pezzo prima che una tempesta di accuse e critiche lo smantelli per sempre.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonisti principali di Truth sono gli attori Cate Blanchett e Robert Redford nei panni rispettivamente di Mary Mapes e Dan Rather. Produttrice delle news della CBS, Mary ha una carriera in ascesa quando si concentra a metà 2004 sulla storia del servizio militare del presidente Bush. Abitante a Dallas con il marito Mark Wrolstad e il figlio di sette anni Robert (impersonati da John Benjamin Hickey e Connor Burke), ha creato il segmento di approfondimento 60 Minutes, che ha avuto il suo punto forte nella denuncia delle torture di Abu Ghraib e fa spesso la spola con il quartiere generale dell'emittente a New York.
Mary lavora fianco a fianco con il veterano anchorman Dan Rather e con i produttori esecutive Josh Howard e Mary Murphy, supportati da David Lyons e Natalie Salleba.
Nell'interessarsi alle vicende militari del giovane Bush, Mary assembla una squadra di investigazione giornalistica di cui fanno parte il tenente colonnello Roger Charles (un consulente militare che ha il volto di Dennis Quaid), la professoressa e ricercatrice di Dallas Lucy Scott (portata in scena da Elisabeth Moss) e il freelancer Mike Smith (impersonato da Topher Grace).
L'inchiesta sul presidente porta Mary a fare la conoscenza di Ben Barnes, ex governatore del Texas che per anni ha divertito i suoi amici o commensali con aneddoti sul 1968. A lui, interpretato da Philip Quast, quando era speaker della Texas State House, è stato chiesto di fare una o due telefonate per aiutare il giovane Bush. Nonostante le pressioni di Mary, Barnes però non accetta di testimoniare davanti alle telecamere. Di fronte al rifiuto dell'uomo e di una lunga lista di militari, il team messo in piedi dalla Mapes è costretto ad andare alla ricerca di alcuni documenti mai mostrati prima e noti come i "documenti Killian", che proverebbero come Bush venne favorito. I documenti portano fino a Bill Burkett, un ex colonnello che asserisce di esserne in possesso. Impersonato da Stacy Keach, Bill vive oramai malato in un ranch insieme alla moglie Nicki, portata sullo schermo da Noni Hazelhurst. I documenti, così chiamati dal nome del colonnello che li ha firmati, vengono esaminati da un team di ricercatori che ne certificano l'autenticità.
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Commenti (6) vedi tutti
Ma se Cate Blanchet non fosse tanto bella, credete avrebbe uguale successo? il film è di un certo impegno politico, mi ricordo di quando fu svelato che il dabliU aveva eluso il turno in Vietnam, ma cambiò qualcosa? Era così rilevante? Con tutte le porcate che ha combinato, a cominciare dalle elezioni truccate...fino a l'11 settembre! voto 8!
commento di PiccodarioOttimo racconto per immagini e suoni di una storia vera. Redford sempre un grande ma....il suo personaggio non il migliore che ha interpretato: si intravede un non so che si artefatto....si sente che è Redford....
commento di LoximoroSe negli USA, dove il giornalismo d'inchiesta ha ottenuto risultati storici, un team di punta è stato licenziato, si capisce perché in Italia non abbiamo mai cavato un ragno dal buco.
commento di sarvaegoPellicola senza infamia ne gloria, ispirata da fatti reali, che ritrae i rapporti tra Media Americani e Politici.
commento di ferniMi chiedo : ma a chi puo' interessare una Pellicola di questo genere ??!! voto.0.
commento di chribio1Una volta il settore news era un settore in perdita.
leggi la recensione completa di champagne1