Regia di Woody Allen vedi scheda film
Joaquin Phoenix è un professore di filosofia che irrompe in un bel campus universitario, depresso, dedito all'uso smodato di alcool, demotivato, privo di desiderio e interesse per la vita. Incontra due donne: una collega in crisi col marito che vuole portarselo a letto e sogna una patetica fuga d'amore con lui; una studentessa brillante e un po' ingenua che s'innamora a poco a poco del docente attraverso un confronto intellettuale e una passione crescente e inattesa. La curiosità iniziale spinge la ragazza ad approfondire il malessere dell'insegnante, che ad una festa si cimenta addirittura in una folle esibizione di roulette russa. Per puro caso s'imbattono in una donna che ha subito un torto ad opera di un giudice poco equo. Origliandone di nascosto la storia ad un diner senza venir visti, si ritroveranno ad affrontare scelte e conseguenze assolutamente imprevedibili, senza ritorno: la mission del protagonista, tale Abe Lucas, diventerà quella di fare giustizia. Gioca con la commedia e col thriller Woody Allen, rimanendo in equilibrio tra i generi, e come di consuetudine affronta i disagi e le nevrosi dell'uomo d'oggi, il senso dell'esistenza, le paure dell'individuo, la precarietà del destino, il conflittuale rapporto uomo donna, il trascorrere del tempo e il confronto tra le età, le sciocche ambizioni e i puerili sogni d'ognuno di noi, l'ineluttabile futilità delle coincidenze. Attori come sempre diretti in modo ineccepibile, scrittura ferma e funzionale al racconto. Tutto apparentemente molto semplice per uno scorrere fluido e sapiente. Citazioni dei grandi del pensiero occidentale e la sorte beffarda a metterci più che lo zampino. Grande regia per un piccolo film che si segue con piacere e attenzione.
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