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Irrational Man

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Irrational Man

di Dompi
6 stelle

Allen s'invischia nella filosofia e nel voice over, monologhi di personaggi che sono anch'essi invischiati in qualcosa di più sporco: un delitto. La casualità dell'esistenza ricade ancora una volta sulle spalle di qualcuno, qui nel filosofo Lucas, stordito dalle chiacchiere della filosofia che insegna all'università e dall'insensatezza della vita.

Emma Stone, Joaquin Phoenix

Irrational Man (2015): Emma Stone, Joaquin Phoenix

 

 

L'uomo irrazionale che fa però il filosofo è anche un po' Batman, l'uomo razionale che diventa irrazionale o viceversa(d'altronde chi fa del male per far del bene è un pazzo o un eroe?), un passaggio dall'insensibilità del vivere storditi da mille teoremi filosofici ad uno che presuppone l'importanza dell'altro: appunto l'uomo che diventa per certi versi un "salvatore", un (super)eroe che tanto va di moda in questo periodo. E' giusto uccidere? Se rende migliore la propria vita eliminare qualcuno perché non farlo? Il crimine come catarsi quindi, Allen dichiara la dimensione del "giallo" senza investigatori, qualcuno ha ucciso qualcun altro e la vicenda ci consuma tra i nei personaggi. Il personaggio del filosofo Lucas, qui un Joaquin Phoenix brillante, lo si è già visto in altre vesti nella filmografia di Allen: individuo apatico che è stretto nella morsa dell'insensatezza della propria esistenza e verso quella altrui. Il crimine, l'esistenzialismo, l'amore, tutti elementi già visti e (ri)visti in questo ultimo film al rovescio della medaglia: la casualità, "A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro" alla Match Point, qui nello sfogo di una signora che è sul punto di perdere l'affidamento dei figli per colpa di un giudice corrotto. Il monologo interiore afferma la presa di decisione di Lucas nel fare giustizia, una giustizia personale che si scontra ben presto con la realtà: è vero che nessuno può sospettare della sua persona ma quanto si può resistere con la coscienza sporca?

 

Nel mezzo l'amore tra due donne: una studentessa universitaria e una collega, due donne che lo desiderano al di fuori delle loro relazioni amorose e coniugali. Infatuate non si sa per quale motivo(noia? fascino per un filosofo che afferma che la filosofia è solo chiacchere al vento? passione fugace?) alla giovane Jill(Emma Stone), va bene così, pur nella depressione di Lucas, stesso vale per la collega che va al dunque nel letto senza ricevere grandi soddisfazioni. L'interpretazione di Phoenix con il pancione vale il film, così come forse una o due altre scene(quella degli specchi forse?), Emma Stone perde il fascino della giocherellona del precedente film e si inabissa in un personaggio neanche troppo fascinoso, a tratti irritante e ambiguo. Il commento sonoro orecchiabile e pulsante sembra aggiunto come tappabuco perché la noia non invadesse troppo la pellicola(e ci sono momenti di noia!): ho trovato la prima parte più stimolante della seconda, forse per Phoenix distrutto dalla vita che si fa qualche goccieto di whisky, il monologo interiore è forse il momento più interessante del film, voices-over che si alternano e ci restituiscono i pensieri di lui e di lei(esemplare il momento della decisione di ricorrere all'omicidio giocato in primo piano su Phoenix che guarda basso e pensa sul da farsi), la risata si stempera o manca del tutto(forse uno dei suoi film degli ultimi anni più serioso e malinconico per certi versi).

 

Il finale è ciò che mi ha turbato per la sua semplicità o sveltezza narrativa(basti pensare all'inquadratura finale con lei che dichiara in fondo che "fidarsi è bene e non fidarsi è meglio", certo una cosa che non sapevo): alla fine dei conti se la studentessa avesse denunciato il professore, nessuno le avrebbe creduto per mancanza di un vero movente e sarebbe risultata come la sua parola contro quella dell'esimio professore che avrebbe potuto benissimo replicare che lei si era inventata la storia dell'omicidio per metterlo in cattiva luce per essere stata prima sedotta e poi abbandonata. Per concludere un delitto, due storie d'amore, un Heidegger, un Kierkegaard, "la casualità senza senso dell'esistenza", un Zabriskie Point in apertura e l'Uomo Irrazionale.

 

 

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