Regia di Woody Allen vedi scheda film
un uomo riesce a trovare stimolo alla vita solo nella decisione di sopprimerne un altro. una decisione che lo eleva e lo esorta a riamare la vita quando fino a qualche istante prima "giocava" a fare il professore esistenzialista che insegna filosofia e insegna ai suoi studenti ad agire piuttosto che perdere tempo a studiare tutte le stronze che dice loro quotidianamente. sono quei film in cui sembra che non succeda nulla e che si giri a vuoto quando invece è tutto predisposto per analizzare la mente dell'uomo. una mente si dice irrazionale dal titolo. una mente sottoposta ad interrogarsi sui massimi sistemi della vita. sul suo siginificato. sui perchè. un uomo mentalmente votato alla distruzione del proprio corpo mediante whisky di puro malto. un uomo che non riesce neppure a trovare sollievo nelle grazie delle solite ninfette dell'alta società che giochicchiano a ragionare sui loro pruriti sessuali. insomma un girare a vuoto per approdare ai bisogni basici di tutti. dopo averle provate tutte, perchè non tentare a fare dio, seppur per una buona causa?... la mente del filosofo tenta il tutto per tutto per creare il delitto perfetto che notoriamente riesce difficilmente. rinasce, risorge a vita nuova, galvanizzato all'idea di aver liberato il genere umano da una persona inutile e dannosa. ma se una mente razionalmente omicida si abitua ben presto all'idea di uccidere ancora, sarà il destino a giocargli uno scherzo, grazie ad un oggetto banalmente pratico. mi piace quando allen mi istruisce moralmente sulla banalità del male. qui non si ride quasi per nulla, ma in compenso ci si rifà un bignamino del suo cinema pessimista, a partire dai titoli di testa e di coda bianchi su fondo nero. attori adeguatisi allo spirito, con un jaoquin phoenix in ferpetta forma fisica.
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