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Irrational Man

Regia di Woody Allen vedi scheda film

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La recensione su Irrational Man

di pippus
7 stelle

Ragazzi, la mia non vuole essere una recensione, non ne avevo e non ne ho l'intenzione ma il constatare l'elevata percentuale di giudizi eterogenei - dalla mezza stella alle cinque stelle - mi stimola, dopo aver visto quest'opera così dibattuta ed essere stato coinvolto in alcuni commenti , ad esternare molto sinteticamente le mie sensazioni.

Dovendo essere stringato per rispettare l'intenzione della sinteticità non accennerò alla trama ormai dibattuta a sufficienza e quindi a tutti nota, sorvolerò tutti gli eventi tentando di giustificare la mia valutazione, senza lode e senza infamia, di tre stelle e mezza.

I detrattori estremi accusano di inverosimiglianza la vicenda? E ci mancherebbe, quando mai le commedie di Allen (escludendo forse "Match Point che sembrerebbe uscito più dalla penna di Agatha Christie che non da quella del giullare Woody) sono state verosimili più di tanto? E' chiaro che il dar retta al "bisbiglio" del tavolo "alle spalle" risulta un po' forzato, ma qualcosa doveva pur escogitare Allen, oltre che scimmiottare "Delitto e Castigo" di Dostoevskij, per raccontarci di questo "uomo irrazionale". Questo dell' irrazionalità credo sia l'aspetto che dovremmo cercare, ma forse non è così palese e semplice da individuare. Tralasciando altresì i molteplici aspetti della pellicola riportati sulle varie opinioni positive con i quali non posso non concordare (non ultima l'analisi di Giuseppe/Ohdaesoo che evidenzia l'analogia tra l'anello di "Match Point" e la torcia di "Irrational Man", due oggetti apparentementi insignificanti sia nella loro essenza quanto nella motivazione e concausa che ne hanno permesso la loro casuale "attinenza" alla vicenda), mi concentrerei sull'irrazionalità acquisita del buon Abe che, per vari aspetti, "predica bene e razzola piuttosto male"; e questo lo si evince dal suo stile di vita assolutamente borderline rispetto a quelli che erano stati i suoi trascorsi di valido insegnante e di scrittore. Non potrebbe essere diverso nel momento in cui, attingendo alla scarsa ratio che ormai lo ha infettato, riesce a prendere in considerazione l'assassinio del giudice "corrotto" per gratificare il suo ego (e qui potremmo aprire un dibattito: sarebbe stato giusto eliminare Hitler a priori qualora fossimo stati in grado di predire ciò che avrebbe combinato negli anni a venire? Non essendo attinente è però doveroso sorvolare).

Ma c'è di più, un'irrazionalità per eccellenza potremmo riscontrarla negli atteggiamenti di polo opposto tenuti dal depresso prof Abe in due precise circostanze: la prima alla roulette russa, quando con leggerezza gioca con la sua vita tentando, anzi, quasi sperando di suicidarsi, e la seconda nel tentativo - orchestrato senza remore e senza scrupoli - di eliminare quella che paradossalmente al momento è diventata una minaccia per la sua vita. Una condotta bipolare estrema dettata appunto da quella che non può essere definita diversamente da un'infima, subdola e opportunistica irrazionalità.

Non sono stato brevissimo e mi scuso ma proprio non mi riesce di essere più conciso di così, quanto alla valutazione riterrei equo, tenendo conto di tutte le "irrazionalità" contro, e di tutte le piacevoli "ricercate incoerenze" alleniane a favore, conferire tre stelle al film, più mezza stella all'indubbia fantasia del grande regista ottantenne:-)

 

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