Trama
Professore di filosofia, Abe Lucas è un uomo emotivamente devastato che ha perso ogni gioia di vivere. Poco dopo il suo arrivo presso l'università di una piccola cittadina, Abe instaura due legami. Il primo è con Rita Richards, una collega in cerca di compagnia che tenta di fargli dimenticare il suo disastroso matrimonio. Il secondo, invece, è con Jill Pollard, la sua migliore studentessa che diventa anche la sua migliore amica. L'interesse tra docente e allieva cresce rapidamente e, in seguito a una decisione cruciale, Abe è nuovamente in grado di godersi a pieno l'esistenza. La sua scelta innesca però una serie di eventi che marcheranno lui, Jill e Rita, per sempre.
Approfondimento
IRRATIONAL MAN: LE SCELTE DI UN UOMO IRRAZIONALE
Scritto e diretto da Woody Allen, Irrational Man racconta la storia di Abe Lucas, professore di filosofia con il morale a terra e pochissima gioia di vivere. Deluso dalla convinzione di non aver fatto nulla in grado di fare la differenza sia in campo privato sia in quello professionale, Abe è appena arrivato nel college di una piccola cittadina quando vine coinvolto emotivamente da due diverse donne: la solitaria professoressa Rita Richards, che vorrebbe che lui la salvasse dal suo infelice matrimonio, e la studentessa Jill Pollard, miglior allieva del suo corso destinata a diventare anche la sua migliore amica. Seppur innamorata del fidanzato Roy, Jill trova affascinante la tormentata personalità del suo insegnante e irresistibile il suo esotico passato. Proprio mentre Abe mostra segni di squilibrio mentale, l'infatuazione della studentessa cresce a dismisura ma, quando questa tenta di rendere il loro legame più romantico, il docente la respinge. La situazione, però, cambia per puro caso nel momento in cui Abe e Jill sentono una conversazione mentre consumano un pranzo: da quel momento, il professore farà una scelta profonda che lo porterà a riabbracciare la vita e a scatenare una catena di eventi che avranno conseguenze su tutti quanti.
Con la direzione della fotografia di Darius Khondj, le scenografie di Santo Loquasto e i costumi di Suzy Benzinger, Irrational Man è girato in widescreen e segna un altro tassello nella filmografia di Allen contrassegnata dal fascino della filosofia e dalle grandi domande esistenziali. Senza interrogarsi sui grandi sistemi, Allen sceglie ancora una volta di concentrarsi sulle piccole ossessioni di tutti i giorni che continuano a tormentarlo, affidando al protagonista Abe Lucas il compito di esprimere la sua visione del mondo nuda e cruda.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista principale di Irrational Man è l'attore Joaquin Phoenix, chiamato a rivestire i panni di Abe Lucas. Professore di filosofia che ha perso la sua strada nonostante gli studi fatti, Abe non ha più fede nella sua vocazione e speranza per il suo futuro. Nella sua vita, ha sempre provato a far qualcosa di positivo, è stato coinvolto dall'attivismo politico e ha viaggiato nelle aree più disastrate del mondo per cercare di aiutare gli altri. Una serie di cose terribili che gli accadono lo ha portato lentamente a perdere l'entusiasmo ed è convinto di non essere più in grado nemmeno di formare i propri studenti al meglio.
La reputazione di controverso pensatore dalla tragica vita precede il suo arrivo a Braylin, un piccolo college della East Coast dove si ritrova a insegnare per la sessione estiva. Sin da subito, Abe diviene oggetto di pettegolezzi e di grande attesa da parte del corpo studentesco, che si ritrova di fronte un uomo dalla profonda tristezza e dagli insegnamenti insoliti (in una delle prime lezioni, per esempio, informa i suoi studenti che molta della filosofia è composta solo da parole vuote e senza attinenza alla realtà).
Poco dopo il suo arrivo, Abe inizia a relazionarsi con Rita Richards, la professoressa di scienze infelicemente sposata portata in scena da Parker Posey. Rita è una donna che si sente soffocata e intrappolata: non soddisfatta dall'insegnamento, beve troppo, fuma erba e fantastica su un'esistenza più appagante e appassionata. Inoltre, inizia ben presto a fantasticare sulla possibilità che Abe sia lì per lei, per innamorarsene e per salvarla.
Nello stesso tempo, Abe stringe amicizia anche con Jill Pollard, una sua studentessa impersonata da Emma Stone. Cresciuta tra i banchi del college dove insegnano anche i suoi genitori, Jill ha sempre pensato che la giusta strada da seguire si trovi da qualche parte e per trovarla si è fatta attrarre dal corso di filosofia, con cui spera di allargare la sua visione del mondo. Abe, per lei, con i suoi tormenti rappresenta tutto quello che avrebbe voluto esplorare nella vita ma che non è stata in grado di fare. Sebbene Abe intraveda in lei solo qualcuno con cui parlare, Jill finisce con il subirne il fascino e con il trascurare il fidanzato Roy, supportato dall'attore Jamie Blackley.
Note
Woody Allen sembra non patire, almeno produttivamente, il tempo che passa e, pur mantenendo alcune premesse tipiche del suo cinema, trova in questa pellicola, oltre ad un valido cast, anche il coraggio di uscire dal seminato confezionando un prodotto dall'atmosfera quasi hitchcockiana che riesce nell'intento di essere cupa eppure solare.
Trailer
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Commenti (27) vedi tutti
"Comedy-drama" del mitico Allen. Interessante, ma non tra i migliori del regista Newyorkese
leggi la recensione completa di Furetto60Ragazzi, la mia non vuole essere una recensione, non ne avevo e non ne ho l'intenzione ma il constatare l'elevata percentuale di giudizi eterogenei - dalla mezza stella alle cinque stelle - mi stimola, dopo aver visto quest'opera così dibattuta ed essere stato coinvolto in alcuni commenti , ad esternare molto sinteticamente le mie sensazioni.
leggi la recensione completa di pippusBello ! voto 9
commento di stokaiserWoody Allen... sempre più intellettuale, sempre meno divertente. Mah...
commento di moviemanPhoenix come sempre al meglio della interpretazione, la sceneggiatura è simpatica e il ritmo è più leggero e frizzante rispetto alla media del regista. La storia c'è e si fa seguire, le conclusioni filosofiche non raggiungono alcun risultato, ma lo spettacolo è sufficientemente godibile.
commento di GARIBALDI1975Allen torna ad occuparsi del dilemma tra etica (comportamento individuale) e morale (regole collettive), teorizzando che la prima può avere il sopravvento, soltanto scegliendo la dissoluzione delle relazioni sociali. Ma la soluzione finale è, come in Match Point, indipendente dai protagonisti. Voto 7.
commento di ezzo24Storpiando Sartre, “l’inferno sono gli altri,” che mi si girerà nella tomba per aver rovinato i suoi geniali versi, Irrational Man di Woody Allen, di bello ha solo il titolo.
leggi la recensione completa di gaiartSu questo discusso film di Woody, aggiungo la mia non fondamentale opinione, per chi la vuol leggere...
leggi la recensione completa di laulilla«Irrational Man», o: della Pareidolia Morale.
leggi la recensione completa di mckUn buon film sicuramente, ottimi gli attori, ma il finale è veramente insopportabile. Sì poteva osare di più
commento di malcomQuando gli attori protagonisti sono quelli giusti, la scrittura di Woody Allen viene esaltata. Dopo un inizio transitorio, il film impenna e diventa davvero piacevole da vedere
leggi la recensione completa di silviodifedeVolete conoscere a fondo Woody Allen? Leggete le sue sceneggiature: quasi sempre tutto si incastra perfettamente, anche in questo Irrational Man. Al piano Ramsey Lewis con la celeberrima The in Crowd! Postilla: definizione di orgasmo che Allen fa dire al suo protagonista "antidolorifico affidabile"!
commento di vjarkivFilm originale, bravi Phoenix ed Emma Stone nei panni di professore ed allieva. Unica pecca: non si può guardare la pancia da quarto mese di gestazione del Professor Lucas..
commento di Sara95Molto superficiale. Non affonda. 5.5
commento di fra_pagaInconsistente. Una rilettura di "Delitto e castigo" che più banale non si può. In confronto Match Point era un capolavoro. Tento ogni tanto di avvicinarmi a qualcuno dei film più recenti di Woody ma sono ogni volta più deluso. Direi capitolo chiuso.
commento di giammazTroppi i rimasticamenti che rimandano a ben più corpose vicende, quelle trattate in Crimini e misfatti e Match Point che copia addirittura nel finale. Ne è uscito fuori un film appannato, scuro e mai adeguatamente profondo che fatica a centrare il bersaglio.
commento di (spopola) 1726792Il mio amato Woody torna nelle sale con Irrational Man e già questa è di per sé sempre un motivo di gioia per coloro che amano il cinema. Lo fa con una commedia che, pur avendo qualche pecca nella sceneggiatura, scorre sufficientemente bene e invita lo spettatore alla riflessione.
leggi la recensione completa di ChiappoW.A. o dell’età della stanchezza: film imperfetto, tirato alla men peggio. Spiace che Allen non sia andato fino in fondo, sebbene lo spunto per un finale meno accomodante fosse a portata di mano. Il colore soft della commedia umorale, il potenziale humour nero finiscono entro le maglie rassicuranti della colpa e del castigo.
commento di Marcello del CampoUn Allen in giallo, minore ma non minimo
leggi la recensione completa di SpringwindL'ennesima prova che il talento di Woody è più che mai vivo e in ottimissima salute.
leggi la recensione completa di CruisingNon c'è il tre senza il quattro di Delitto (perfetto) e castigo secondo W.Allen...
leggi la recensione completa di hallorannLontano dalle genialità umoristiche delle sue commedie più conosciute, Allen pare ormai aver trovato un'altra (vera e propria) dimensione nel crime/thriller, in cui la pura autorialità ha la precedenza sulla più pungente satira, con più riflessioni e meno sorrisi...
leggi la recensione completa di _Rocky_Allen tributa ancora una volta un suo film al suo Maestro di sempre, quell'Ingmar Bergman il cui film "Luci d'inverno" i due protagonisti dell'ultimo lavoro di Allen vanno a vedere, in una delle loro prime uscite insieme. È un film filosofico? Non so, certo è un film in cui la filosofia è costantemente presente nella vita dei protagonisti.
leggi la recensione completa di monsignoreinfallibile Woody
leggi la recensione completa di Utente rimosso (woodyallen62)Il nichilismo onesto dell'ultima fatica di Allen
leggi la recensione completa di logosAllen s'invischia nella filosofia e nel voice over, monologhi di personaggi che sono anch'essi invischiati in qualcosa di più sporco: un delitto. La casualità dell'esistenza ricade ancora una volta sulle spalle di qualcuno, qui nel filosofo Lucas, stordito dalle chiacchiere della filosofia che insegna all'università e dall'insensatezza della vita.
leggi la recensione completa di DompiAnche questa volta Allen ha parlato di vita, di caratteri, di uomini e donne, ma soprattutto e ancora una volta di crimini e misfatti. Sono anni ormai che nella vita privata e quindi di riflesso nel suo unico, ineguagliabile cinema ci parla di Dostoevskij e ci inonda dei suoi fluviali aforismi: "Provo sollievo solo con un orgasmo edificante".
leggi la recensione completa di michemar