Regia di Richard Linklater vedi scheda film
Siamo nel pieno della svolta edonista degli anni '80 e in un campus universitario del Texas un nuovo arrivato, destinato anche alla locale squadra di baseball, socializza con i suoi futuri compagni di squadra e di studi. In un cazzeggio senza sosta e con un'allerta continua verso il pelo pubico femminile, la comitiva di amici aspetta l'inizio delle lezioni e quello del campionato di baseball.
Ancora una volta Richard Linklater (School of rock, Fast food nation, Boyhood) si dimostra regista tutto di forma (semplicemente strepitosa la scena iniziale del canto sincopato in auto, sulle note di Rapper's delight, di cinque dei protagonisti) e di sconcertante pochezza di contenuti. Con Tutti vogliono qualcosa (titolo da minus habens del quale per una volta non possono essere accusati i titolisti italiani: l'originale è stato scippato a una canzone dei Van Halen) siamo davanti a una versione di Porky's meno sguaiata (ma nemmeno troppo) che per due ore si dilunga sulle bevute irrefrenabili e sulle goliardate di un nugolo di ragazzi acchiappasottane. Ci scappa anche qualche risata a mezza bocca, tra volgarità e giochi demenziali, ma è troppo poco per assicurarsi il bollino da cinema d'essai, anche a dispetto della colonna sonora che raccoglie i greatest hits di quegli anni, dai Knack a Blondie e i Dire Straits.
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