Trama
Negli anni Ottanta, il giovane Jake è un promettente lanciatore di baseball che si appresta a frequentare il suo primo anno in un'università del Texas. Nuovo arrivato, nel fine settimana precedente l'inizio delle lezioni, conquista subito le simpatie della studentessa Beverly ma lo stesso non può dirsi del battitore McReynolds, che non nasconde il suo disprezzo per i lanciatori. Gli va però meglio con il resto dei compagni di squadra.
Approfondimento
TUTTI VOGLIONO QUALCOSA: UN INNO AGLI ANNI OTTANTA
Diretto e scritto da Richard Linklater, Tutti vogliono qualcosa racconta le prime ore al campus universitario del giovane Jake durante i primi anni Ottanta. Con i nuovi amici (e nemici), studenti come lui, inizierà a scoprire la libertà e le responsabilità dell'età adulta nel corso di quello che diventerà il miglior fine settimana della sua esistenza.
Con la direzione della fotografia di Shane F. Kelly, le scenografie di Bruce Curtis e i costumi di Kari Perkins, Tutti vogliono qualcosa ci riporta nei pieni anni Ottanta, un periodo in cui a partire dal settembre 1980 il mondo era in fase di transizione. Negli Stati Uniti, l'ex attore Ronald Reagan, governatore della California, era un serio sfidante del presidente in carica Jimmy Carter, mentre nell'Europa dell'Est gli operai cominciavano a organizzarsi per sfidare l'autoritario regime sovietico. In tale contesto, Linklater ambienta la storia di Jake Bradford che si prepara a vivere il primo anno all'università del Texas, prendendo spunti dalla propria esperienza. Considerato come una sorta di sequel ideale di La vita è un sogno (titolo cult di Linklater che racconta di un gruppo di liceali all'ultimo giorno di scuola nel maggio del 1976), Tutti vogliono qualcosa è un inno agli anni Ottanta e alla vita giovanile del periodo, fatta di tre passioni fondamentali: il sesso, lo sport e la musica. Il titolo, inoltre, fa riferimento alla canzone Everybody Wants Some di Van Halen, un pezzo che esprime perfettamente il senso dell'umorismo e l'ossessione per il sesso dei diciottenni di allora.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista principale di Tutti vogliono qualcosa è il giovane attore Blake Jenner, chiamato a rivestire i panni di Jake. Quando arriva nella squadra dei giocatori di baseball della sua facoltà, Jake non è molto gradito da Glenn McReynolds (portato in scena da Tyler Hoechlin) e dal suo amico Roper (supportato da Ryan Guzman), studenti del terzo anno. Abituato a essere ammirato per le sue capacità da campione sportivo, Jake intuisce sin da subito che non sarà facile al college imporsi e che la sua posizione da lanciatore non gli favorirà l'integrazione in squadra. Nella squadra giocano anche Willoughby (ragazzo mistico affascinato dal cosmo, supportato da Wyatt Russell), Jay Niles (una sorta di megalomane vulcanico che crede di essere la reincarazione del leggendario Nolan Ryan, con il volto di Juston Street), il giocatore d'azzardo Nesbit (impersonato da Austin Amelio), il coraggioso Billy Autry (interpretato da Will Brittain) e il carismatico oratore Finnegan (a cui presta il volto Glen Powell).
Ed è proprio Finn, mosso dalla passione per il baseball e per il sesso, che prende Jake sotto la sua ala protettiva, facendogli da mentore per l'ingresso in un mondo di libertà fino ad allora sconosciute. Il tour iniziatico di Finn comincia con una tappa nella residenza delle ragazza, dove Jake attira l'attenzione di Beverly, una studentessa di arte dello spettacolo del primo anno. Beverly (portata in scena da Zoey Deutch) è l'esatto opposto di Jake: è un'artista che sa di baseball quanto Jake sa di teatro, ovvero nulla. Tuttavia, l'attrazione è reciproca e i due hanno davanti a loro un fine settimana di tempo per esplorare la forza dei loro sentimenti prima che inizino i corsi e tutti riprendano le loro abitudini.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (9) vedi tutti
Nel genere collegiale questo si alza un mezzo gradino sopra alle solite americanate, ma non si eleva però a gran film. Un Linklater in tono minorissimo.
commento di slim spaccabeccoBrutto brutto, sul tema c'è un mondo di meglio.
leggi la recensione completa di tobanisStoria già vista tante altre volte
leggi la recensione completa di Furetto60questa volta non basta al grande Linklater un'impeccabile ricostruzione d'epoca a far decollare un film stanco e ritrito...sulla musica: non dovrebbe bastare lo sciorinare alcune canzoni più hot del periodo per il confezionamento di una colonna sonora "memorabile"...fosse così semplice! non manca proprio nessun cliché. delusione cocente.
commento di giovenostaIn questa interessante pellicola Linklater (che come il suo protagonista da giovane aspirava a diventare giocatore di baseball professionista) fissa l'intervallo (sempre problematico) che separa la spensierata giovinezza dall’età adulta, un momento di passaggio che gli permette di fissare il tempo e il suo divenire con il suo inconfondibile stile.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792L'occhio di Linklater osserva gli attimi di vita di alcuni ragazzi nel fatidico passaggio dalla spensieratezza dell'essere fanciulli alle responsabilità dell'essere adulti.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografosecondo me la recitazione è buona,ma dato che il film non tratta di una vera e propria storia e di solo il passaggio dal liceo al college il film potreppe annoiare
commento di GiuliaFilmRecensisco questo film perché non ho assolutamente capito perché sia stato girato.
leggi la recensione completa di SredniVashtarL'età del college e il momento di far vedere quanto si vale. L'età del desiderio e del sentirci invincibili, nella cornice (perfetta e resa magnificamente) di un'America di inizio anni '80 in cui l'azzardo e l'imprudenza suggerivano la strada per l'ottenimento della realizzazione personale. Un buon Linklater per un film più serio di quel che sembra
leggi la recensione completa di alan smithee