Regia di Alejandro González Iñárritu vedi scheda film
North Dakota, 1823: dopo avergli ucciso il figlio adolescente, il cinico cacciatore John Fitzgerald abbandona al suo destino il trapper Hugh Glass, ridotto in fin di vita dall'attacco di un grizzly. Nonostante mille peripezie, l'uomo riuscirà miracolosamente a sopravvivere e a raggiungere l'antagonista per consumare infine la sua vendetta.
Ispirato a un personaggio tra storia e leggenda e a una vicenda realmente accaduta, già trasposta al cinema nel lontano 1971 in Uomo Bianco, va' col tuo Dio, di Richard C. Sarafian, Revenant è un crudo e spettacolare vendetta movie che, per l'ennesima volta, propone un ritratto antieroico della conquista del West, mito fondante della nazione americana. Alejandro Gonzàlez Inàrritu ribalta la visione epica della frontiera e l'ossessione statunitense dell'uomo conquistatore della natura, per consegnarci una storia dura e spietata, nella quale gli esseri umani sono soli al cospetto di una natura crudele o quantomeno indifferente. Il risultato, complice una gelida fotografia (del messicano Emmanuel Lubezki) e notevoli effetti speciali (l'attacco dell'orso è davvero realistico e spaventoso), coinvolge e appassiona, nonostante una lunghezza oggettivamente impegnativa. Scarno (ma valido) il cast, pochi attori e quasi tutti resi irriconoscibili da ottimi costumi di scena: bravo Leonardo Di Caprio, come sempre, ma anche Tom Hardy è un eccellente villain.
Buono: 7/10.
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