Regia di Alejandro González Iñárritu vedi scheda film
Una grande delusione.
Dopo avere letto il libro (un gran libro!) a cui si ispira il film avevo grandi aspettative, tanto più dopo avere visto i premi e i voti che sulla stampa aveva raccolto.
Invece due ore abbondanti (troppo) di noia.
La speranza che un film sia il più attinente possibile alla storia è una mia attesa, ma capisco che non sia una condizione necessaria perché sia un buon film, ma non mi spiego l’aggiunta di personaggi (il figlio !?) se non nel tentativo di percuotere corde emotive, troppo scontate, degli spettatori, per coinvolgerli in maniera banale quando il libro ha già in sé tutta la potenza necessaria da essere trasferita in un film.
La grande fotografia non dà un valore aggiunto, anzi quasi sembra volere trovare, almeno nelle immagini, quell’eccellenza che non merita, con il rischio di sconfinare nel documentario naturalistico (è National Geographic ? mi sono chiesto).
Premetto che sono un grande estimator di Di Caprio e se con i primi piani continui ed stucchevoli e con i suoi versi riceverà l’Oscar sarà un’offesa rispetto ad Inception. Così come Inarritu appare troppo interessato a volere colpire, a voler dimostrare di sapere raccontare, dimenticandosi di raccontare.
Una menzione per Tom Hardy che dimostra una grande capacità attoriale nell’interpretare in maniera credibile un personaggio odioso.
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