Regia di Alejandro González Iñárritu vedi scheda film
Davvero un bel film, direzione impeccabile e un Di Caprio che fornisce l'ennesima ottima performance.
Prima recensione che scrivo e sono contento che sia per un film simile. Che dire? Inarritù cala un altro asso e ci regala un film diretto in modo superbo, se la storia in sè non è particolarmente innovativa il modo in cui è raccontata lo è. Fin dall'inizio siamo catapultati in questo mondo dell'America settentrionale ottocentesca, foreste, fiumi, indiani che rivendicano il loro diritto di esistere e di vivere nella loro terra, sangue, violenza, crudeltà e vendetta il tutto impreziosito dall'ennesima prova eccelsa di Leonardo Di Caprio che, so di essere l'ennesimo a gufargliela, si merita davvero questo Oscar. Una performance recitativa in cui le parole sono ridotte all'osso (metà di queste ultime, pronunciate da Di Caprio sono in lingua indiana) ma un'intensità di sguardi, sofferenza, pathos che non lasciano indifferenti.
Tornando al film, girato tutto in luce naturale, una fotografia incredibile che da l'idea di essere dinnanzi a quadri in movimento, Inarritù utilizza la telecamera come pochi altri, essa diventa quasi un personaggio del film, gli attori respirando la appannano, si sporca di sangue, va a cavallo con loro con l'effetto di coinvolgere al massimo lo spettatore che si sente dentro la scena (la sequenza della lotta tra Di Caprio e un orso è da cardiopalma), ritmo che non è mai esagerato ma perfettamente in linea col ritmo di comunicazione al quale siamo abituati al giorno d'oggi.
Insomma, se con Birdman Inarritù ha raggiunto una vetta epica difficile da eguagliare, con Revenant ha confermato il suo diritto di rimanere lì sopra e, forse volutamente, di farci vedere quanto sia uno dei migliori registi al mondo.
Cosa fate ancora qui?? Andate a vederlo!! :)
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