Regia di Alejandro González Iñárritu vedi scheda film
Lasciando perdere il libro al quale ci si è ispirati e la realtà storica, che è infinitamente più banale, ci si trova davanti ad un film pluripremiato con Oscar, Golden Globe e Bafta, che ha dimensioni epiche, un po' per gli scenari incredibili, un po' per il soggetto e un po' per la durata, che è considerevole. Ci sono anche scene che sono passate alla Storia del Cinema, come quella del grizzly o della fuga dagli indiani Arikara, insomma qui nessuno ha badato a spese, in tutti i sensi. Personalmente chi scrive si è chiesto per tutta la notevole durata della pellicola, come gli attori coinvolti, e in particolare Di Caprio, siano sopravvissuti alle riprese. Trovarsi praticamente nudi in situazioni nelle quali, a quanto si legge, la temperatura in certe scene arrivava a 40 gradi sottozero, genera sul sottoscritto un orrore che nessuno splatter per quanto efferato e truculento potrebbe nemmeno lontanamente eguagliare. Checché se ne dica, è un film grandioso, tutte le componenti sono ai massimi livelli, con una menzione speciale per la musica di Ry?ichi Sakamoto, Alva Noto e Bryce Dessner.
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