Trama
Agli inizi del XIX secolo, Hugh Glass (Leonardo DiCaprio), un cacciatore di pellicce, viene attaccato da un orso durante una battuta di caccia. I suoi compagni lo abbandonano al suo destino, convinti che non possa sopravvivere. Salvatosi dall'incidente, Hugh elaborerà un piano di vendetta nei confronti di coloro che lo hanno tradito.
Approfondimento
REVENANT - REDIVIVO: LA VERA STORIA DI HUGH GRASS
Diretto da Alejandro González Iñárritu e sceneggiato dal regista con Mark L. Smith, Revenant - Redivivo si basa in parte su un romanzo di Michael Punke per ripercorrere la vera storia di sopravvivenza e trasformazione del leggendario Hugh Grass. Sullo sfondo della frontiera americana, un anno dopo essere partito per una spedizione in un deserto inesplorato, Glass viene brutalmente assalito da un'orsa prima di essere abbandonato dai componenti della sua stessa squadra di cacciatori. Da solo e prossimo alla morte, Glass si rifiuta di cedere alla morte e, sospinto dalla forza di volontà e dall'amore per la moglie nativo-americana e per il figlio, intraprende un'odissea di 200 miglia attraverso il vasto e selvaggio western alla ricerca di John Fitzgerald, l'uomo che lo ha tradito. Quello che inizia come un viaggio di vendetta diventerà ben presto una saga eroica contro tutte le avversità per ritornare a casa e ottenere redenzione.
Con la direzione della fotografia di Emmanuel Lubezki, le scenografie di Jack Fisk, i costumi di Jacqueline West e le musiche firmate da Ryuichi Sakamoto (con Bryce Dessner e Carsten Nicolai), Revenant - Redivivo riporta lo spettatore nell'America di frontiera del 1823, dove tra l'incomparabile bellezza del paesaggio e i misteriosi pericoli in esso insiti si dipana la trasformazione di un uomo costretto a sopravvivere non solo per se stesso ma per ridare valore alla sua dignità ferita, ottenere giustizia, aggrapparsi alla fede e ritrovare la famiglia. Girato nelle terre selvagge e ancora incontaminate di Canada e Argentina, Revenant - Redivivo è il primo film "storico" realizzato da Iñárritu, che ha richiesto al suo protagonista (l'attore Leonardo DiCaprio) intensi sforzi fisici e mentali a causa della crudeltà della narrazione.
Per capire in che contesto si muove Hugh Glass, occorre ricordare come il commercio di pellicce, prima della corsa all'oro e al petrolio, fosse l'attività più redditizia degli Stati Uniti dal tardo Seicento fino alle prime decadi del Novecento. Raggiunte oramai le Montagne Rocciose come zona di caccia, Hugh Glass lavorava per conto della Rocky Mountain Fur Company, una società che usava il cosiddetto "rendezvous system", non costruendo capanne o fortini per i suoi uomini, costretti a contare solo sul proprio istinto di sopravvivenza. Tra gli ostacoli che la compagnia si trovava ad affrontare vi era anche l'opposizione dei Arikara, popolazione autoctona che viveva lungo il corso del Missouri da oltre mille anni.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
L'epopea di Hugh Glass ha inizio nel 1823 quando come tante altra migliaia di uomini vive del commercio di pellicce e vede le zone selvagge del West con i suoi abitanti come qualcosa da conquistare e addomesticare. In viaggio verso quell'ignoto che tante vite ha spezzato, Glass vede la sua esistenza cambiare quando si ritrova di fronte all'animale più pericoloso che popola le foreste americane: un esemplare femmina di grizzly che lo lascia più morto che vivo. Nonostante le ferite riportate, Glass riesce a sopravvivere ma è costretto a fare i conti con la solitudine e un tradimento umano che pesa più della stessa aggressione. Motivato dalla voglia di vendetta, inizia così il suo cammino di riscatto attraverso insidie ignote e culture sconosciute, che gli permetterà di spogliarsi di ciò che era prima e divenire un uomo nuovo, un redivivo che scampato alla morte vedrà il mondo con occhi diversi. Della vita di Glass prima del 1823 si conosce relativamente poco: nato a Philadelphia nel 1773, si crede abbia trascorso diversi anni in mare come pirata prima di unirsi alla spedizione del capitano Andrew Henry per esplorare il fiume Missouri per un viaggio che si rivelerà spartiacque e seminale. A interpretarlo in Revenant - Redivivo è l'attore Leonardo DiCaprio.
Le sorti di Hugh Glass vengono determinate dalla volontà del compagno di viaggio John Fitzgerald, portato in scena da Tom Hardy e mosso dalla paranoia, dalle recriminazioni e dall'amarezza. Pieno di pregiudizi, John è un'anima in pena che ha in fondo paura degli altri perché non li riesce a capire e comprendere fino in fondo. Con niente da perdere, spera nei suoi lucrativi traffici per vederli poi svanire nel nulla in pochi secondi. Un sopravvissuto anch'egli, a differenza di Glass ha scelto di diventare uno spietato assassino. Il capitano Andrew Henry, deluso e ingannato da Fitzgerald, ha invece il volto di Domhnall Gleeson.
Il cast di Revenant - Redivivo è completato dagli attori Will Poulter (è Jim Bridger, una delle guide più leggendarie del West), Forrest Goodluck (è Hawk, il figlio che Glass ha da una donna nativo-americana), Duane Howard (è il guerriero Elk Dog, un Arikara alla ricerca della figlia fatta prigioniera) e Arthur Redcloud (è Hikuc, un lupo solitario che Glass incontra lungo il viaggio e che diventa una sorta di inaspettato mentore), oltre che dagli emergenti Brendan Fletcher, Kristtoffer Joner e Joshua Burge (portano in scena i tre cacciatori Fryman, Murphy e Stubby Bill).
Trailer
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- Miglior regia a Alejandro González Iñárritu al Premi Oscar 2016
- Miglior attore protagonista a Leonardo DiCaprio al Premi Oscar 2016
- Miglior fotografia a Emmanuel Lubezki al Premi Oscar 2016
Commenti (78) vedi tutti
Non capisco chi trova noioso questo film,forse è abituato ai videogiochi da 30 morti al minuto. E' un film che regge il paragone sia con il meglio di Tarantino che con l'inarrivabile Sergio Leone. Chiaramente scenografia,fotografia e realismo beneficiano dell'evoluzione tecnologica e dei mezzi a disposizione nel 2015 .Oscar meritatissimi
commento di Isiraider67Revenant, termine francese per indicare un fantasma, un resuscitato, redivivo. Quindi... alcuni miracoli sono concessi!
leggi la recensione completa di pippusCapolavoro.
commento di albiclaNon è il genere di film che fa per me. Abbandonato dopo 20 minuti. (E comunque mi pare un fumettone...)
commento di Artemisia1593Non del tutto convincente questa pellicola di Inarritu e quasi scandaloso che Di Caprio abbia vinto il suo primo Oscar solo a questa prova attoriale, non certo memorabile, dopo ben 22 anni di carriera e prove molto più incisive
leggi la recensione completa di galavernaBel film drammatico epico con grande interpretazione di Di caprio.Tuttavia il film deve molto della ambientazione e sviluppo a due notevoli precedenti interpretati da Richard Harris;"Le convoi sauvage"(diretto da Sarafian)e "Man in the wilderness",tradotto in italiano come "Uomo bianco va' col tuo dio";anche questi due film meritevoli di molte ste
commento di MelloncioneFotografia 8; Sceneggiatura 7; interpretazione 7,5; trama 6,5. D’accordo con i commenti, bello, ma con un ma...
commento di Giova85Non condivido i numerosi commenti negativi che sono stati scritti; a parte forse la lunghezza, il film ti proietta in una dimensione epica, in cui una natura grandiosa e spietata domina sull'uomo (piccolo ma spietato pure lui). Le sequenze della lotta con l'orso e dell'inseguimento a cavallo sono eccezionali, unico rammarico non averlo visto in HD!
commento di Utente rimosso (dilo)Il film mi è piaciuto molto, di grande impatto, in particolare l'ambientazione e una colonna sonora pazzesche. Leo come attore mi piace sempre, forse qui ci avrei visto meglio un Christian Bale. Tom Hardy mi fa impazzire anche quando fa la parte della bestia
commento di adri76Buona prova di recitazione di Di Caprio e ambientazione molto suggestiva ma la trama è scontata e, a gusto mio, povera di momenti veramente emozionanti. Nel complesso mi ha piuttosto annoiato.
commento di maxvalakNo,veramemte, 2 ore di ahh argh uhh...se non ci credete guardatelo. Deludente, 5.
commento di damiSPUn film "classico", girato con grandi mezzi e grandi qualità, in cui succede esattamente ciò ti aspetti dal primo all'ultimo minuto. Voto: 7
commento di andenkoLa strada del Cinema è lastricata di buone intenzioni e se in alcuni casi si risolvono in semplici commesse per compiacere autori, produttori o giurie (e, in qualche raro caso, anche il pubblico) in altre si rivelano comunque tentativi onesti ma che, anche senza volerlo, si perdono purtroppo molto prima di arrivare alla fine di quella strada.
leggi la recensione completa di YellowBastardBella ambientazione, ottima fotografia, bei costumi, sembra un racconto di Jack London. Ma troppo lungo, un polpettone sanguinolento, e poi la trama é davvero troppo scarna, insomma un tirare per le lunghe supportato da bellissime immagini. Per me é insufficiente.
commento di corradopEccezionale prova di bravura del già eccellente Di Caprio, una pellicola che tiene inchiodato lo spettatore dall'inizio alla fine.
commento di Mitakuye_OyasinIl film che ha dato l' Oscar a Di Caprio ...
leggi la recensione completa di daniele64Un film estremamente scarno, povero di parole, centrato sull'implacabilità della violenza, la durezza estrema della natura, senza retorica. Tutto ciò evita al film di essere patetico, e il rischio c'era. Però non evita la noia.
commento di putrellaMenzione speciale come sempre al grande DiCaprio che con una prova superlativa recita in un film ben girato che è di una crudezza abbastanza rara che ricorda INTO THE WILD, in quanto sempre di terre selvagge si tratta, ma qui lo spirito di libertà si trasforma più in uno spirito di schiavitù, dove trovare la libertà significa trovare la morte
commento di slim spaccabeccoDiscreto film, ma la scena di Di Caprio che si rifugia nel ventre di un cavallo morto dopo averlo svuotato di visceri tanto simili a palloncini colorati è un vero capolavoro di comicità involontaria, risate a gogo..
commento di gherritUno di quei film la cui lunghezza non risulta eccessiva. Anzi, ogni minuto alza l'interesse. Nonostante il genere non sia amato eccessivamente dal sottoscritto. Ben girato, intrigante. Ma per reggere ci vuole un grande protagonista, che sappia reggere l'intero film senza risultato monotono o patetico: Leonardo DiCaprio è semplicemente strepitoso.
commento di silviodifedeNulla da rimproverare al film. Meglio naturlamente Hardy rispetto a DiCaprio, il quale ha vinto l'Oscar, ad essere cattivi, perché non ha molti dialoghi nel film.
commento di moviemanFilm imponente il cui valore aggiunto è costituito dagli splendidi paesaggi naturali e dall'ottima fotografia, The Revenant è un film che promette tanto ma non mantiene tutte le sue promesse: splendido e brutale in alcune parti, presupponente e scontato in altre, non graffia quanto dovrebbe ma è comunque notevole.
leggi la recensione completa di George SmileyL'angosciante battaglia per la sopravvivenza e la vendetta di un uomo che è morto dentro.
leggi la recensione completa di giansnow89Bello bello, ma con riserve.
commento di FiestaIl film che incorona finalmente Leonardo DiCaprio con l'oscar e la miglior prova della carriera di Tom Hardy, il tutto intriso da un ritmo ed una tensione eccellente tra vendetta e amore.
leggi la recensione completa di LoSqualoSicilianoInarritu occupa un immaginario già strapieno di sé, impone allo spettatore un reset completo di tutti i 120 anni di storia audio-visiva ed erige in sua vece non altro che una tabula rasa innalzando al posto della meraviglia il vuoto spinto di una spoglia imago stantia ad emblema di un cinema che non-è. Lubezki alla MdP è l'unico ad uscirne vivo.
leggi la recensione completa di mckTanta qualità e tanti premi per questo film, tutti meritati e anzi manca qualcosa.
leggi la recensione completa di tobanisOttima interpretazione di Di Caprio
leggi la recensione completa di Furetto60Film da vedere per la bella confezione (il combattimento con l'orso è fatto benissimo) ma siamo molto molto lontani da un Grasnde film!
leggi la recensione completa di BarkilphedroNon bellissimo ma di grande impatto, diretto con suprema maestria, indicato solo per stomaci forti. Prova di Di Caprio tra le più difficili abbia mai visto... Oscar sacrosanto.
commento di _Rocky_Molto americano! Il personaggio di Di Caprio ha più vite di un drone. Bell'ambientazione e ottima sound track. La battuta cult "Io non ho paura di morire. Sono già morto"
commento di almodovarianaUn racconto cinematograficamente ricco e appagante, con scene che lasciano attoniti.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoInarritu mostra estro e mano felice nella conduzione del film, ma, come ho scritto, il racconto e' poco originale, remake di una vecchia pellicola del '71(Man in the Wildderness), inoltre mi e' apparso troppo lungo, bastavano un paio d'ore per descivere l' odissea del nostro eroe, permeata da sano spirito vendicativo. Ottimi gli attori.
leggi la recensione completa di mariogriUn grande film, una bellissima interpretazione di Leo Di Caprio, tecnicamente parlando sublime, "The Revenant" è un film che va visto assolutamente.
leggi la recensione completa di Vinny87Clastrofobico, nonostante i grandi spazi.
commento di chid49"The revenant" è un'opera unica e travolgente, al di la dei limiti di scrittura è uno spettacolo sublime, dove la finzione diventa reale e il cinema esperienza
leggi la recensione completa di Tom_96Di una noia mortale....
commento di dudemon16di una noia irritante
commento di shitenFilm di una noia mortale
commento di alexmattUn corpo tolto al mondo dalla natura e ridato poi al mondo dalla natura stessa.
leggi la recensione completa di TheHangman89Una storia di vendetta (e non solo) nell’ennesimo capolavoro di Alejandro González Iñárritu. Prova sublime di Leonardo DiCaprio (Oscar, insieme al regista e al direttore della fotografia Lubezki) in una narrazione epica e viscerale in cui la tecnica registica spesso e volentieri lascia spazio alla passione delle emozioni.
leggi la recensione completa di scandonianoDicaprio scappa nel nuovo mondo e mette su famiglia. Arrivano i francesi, ammazzano la moglie e sfregiano il figlio. Dicaprio allora decide di andare con gli americani ed aiutarli a difendersi dagli indiani. Il tutto con qualche visione della moglie morta (che probabilmente lo manda a quel paese), ed un orso di mezzo. Belle riprese.
commento di DreamFoxyIl gran regista messicano filma, con una perizia impressionante e da brivido, una caccia sfiancante,una fuga dagli indiani che decima e rende vane tante fatiche, un attacco improvviso da parte della natura offesa e depredata; ma soprattutto la vendetta che fa seguito al più crudele dei comportamenti, che vede l'uomo al centro di ogni infamia.
leggi la recensione completa di alan smitheeIl viaggio di un uomo che deve sopravvivere in condizioni estreme spinto dalla spirito di vendetta, un film che và dal Survival al Western e lo fa avvalendosi di un’estetica perfetta, ma non esente da difetti narrativi
leggi la recensione completa di ange88-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
leggi la recensione completa di amandagrissRevenant mi ha entusiasmato e...spaventato! Epico come pochi e crudo, non fa sconti da nessuna parte. Un film letteralmente spettacolare - e perchè non dovrebbe esserlo? Un mondo feroce e amaro quello di Revenant, molto crudele...forse troppe emozioni e troppi minuti per qualcuno, ma il cinema è anche questo. Fate pipì prima. Voto:8 pieno
commento di ZigoZagorTra le foreste di The New World Jeremiah Johnson trova una seconda vita Across The Wide Missouri, muore, viene abbandonato Into The Wild, risorge per presentare il conto. Le storie sono quelle, dipende come le racconti: Iñárritu pesca la chiave della magniloquenza nel fisheye e nel PP di DiCaprio (che non sono la stessa cosa).
commento di rickbarrettUna storia che merita di essere vista
leggi la recensione completa di uomodimelzoFilm intenso e contaminante con un chiaro monito allo spettatore avvolto nel caldo liquido amniotico della sala cinematografica
leggi la recensione completa di monsignoreLa fotografia di Lubenski e le intense interpretazioni dei due protagonisti elevano un film che funziona bene come esperienza sensoriale, molto meno come catartico film di vendetta. Dopo Birdman Inarritu tutto sommato fa un buon lavoro ma stavolta il film è meno originale, meno d'impatto e con piani sequenza a tratti inutili, tranne due o tre casi.
commento di MiticoEddyda vedere
leggi la recensione completa di camillo65L'epica apertura del film, violenta come veloce, rapisce lo spettatore scaraventandolo con durezza nella selvaggia epopea americana e lo conduce poco dopo al culmine del senso di disperazione quando la regia confeziona un momento di vero cinema. Raramente il coinvolgimento emotivo è così immediato e potente. Poi, il nulla.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria Riccardellisi poteva fare di meglio ....
leggi la recensione completa di marcoANDbettavisto pochi giorni fa' mi e'piaciuto molto la storia la ,fotografia i paesaggi film tosto e crudo e dicaprio per me ha recitato molto bene si un gran bel film
commento di zampadigiaguaroUn uomo dato per morto che lotta per la propria sopravvivenza e la vendetta ma che abbiamo già visto in Uomo bianco va col tuo Dio
leggi la recensione completa di misaccoUn film sulla sopravvivenza fra i ghiacciai, con cacciatori di pelli creduti morti che sopravvivono per ottenere vendetta contro i propri nemici. Maiuscole prove attoriali di Leonardo di Caprio e Tom Hardy, in un film western atipico, diretto dal regista di "Birdman", pieno di insidie, ferite e allucinazioni. Da vedere.
leggi la recensione completa di Marco PoggiUtilizzando lo sfondo di paesaggi meravigliosi e indifferenti, memore della lezione di grandi maestri della settima arte (in primis Werner Herzog), Iñárritu dipinge un quadro a tinte glaciali della desolazione morale a cui può giungere l'uomo sopraffatto dalla potenza della natura, il cui emblema è la violenza ferina di un orso.
leggi la recensione completa di GIANNISV66Glass e Fitzgerald 2 facce della stessa medaglia: la sopravvivenza, puro istinto o motivazione tanto forte da sfidare le leggi della Natura madre-matrigna vincendo perfino la morte. Essenziale esteticamente abbacinante “Revenant” si fa moderno saggio antropologico sopravviviamo perché è nel nostro dna o perché spinti da un principio superiore?
commento di amandagrissPremio Oscar per l'attore protagonista per il Canada. Per il coprotagonista all'orso. Come? Leonardo di Caprio? Uhm, c'è un oscar per il miglior grunitore?
commento di S*La trance interpretativa di Leo DiCaprio non si è spenta con l’ultimo ciak di The Wolf of Wall Street, anzi con impegno maggiore il divo americano si è dato anima e corpo, tanto corpo verrebbe da dire, nel ruolo dello scout Hugh Glass. Dal canto suo, Iñárritu ha firmato un film confezionato alla perfezione, in cui non ci sono attimi di tregua.
leggi la recensione completa di michemarIl film è senza nessuna logica e senso. E' talmente pieno di incongruenze che l'elenco sarebbe lunghissimo. Le uniche scene interessanti sono il combattimento con l'orso. Per il resto noioso. L'orso è stato sicuramente il miglior attore
commento di giadimBellissime inquadrature alle fronde degli alberi e tanto altro ancora....
leggi la recensione completa di Mike.WazowskiRevenant" francamente mi ha deluso. Capita a volte, forse erano troppo alte le aspettative. Magnifica la scena iniziale, con l'attacco degli indiani ai cacciatori di pellicce, emozionante quella con l'orso. Soggetto e personaggi latitano,la "cornice" stravince sul "quadro". Personaggi piatti, non si evolvono. Odissea poco credibile!
commento di BobtheHeatIo l'ho visto. Voi no. Volete sapere cosa ne penso?
leggi la recensione completa di frasatorUn film selvaggio tanto quanto il suo paesaggio ma che finisce proprio per essere ridonadante, soprattutto grazie a situazioni non sempre all'altezza del protagonista
leggi la recensione completa di AgentCooperLa vendetta è un piatto che si serve freddo
commento di (spopola) 1726792Davvero un bel film, direzione impeccabile e un Di Caprio che fornisce l'ennesima ottima performance.
leggi la recensione completa di Balabiùt11Storia classica di tradimento e di vendetta che attinge alle sanguinarie radici della nazione americana che nulla sembra aggiungere alla lunga tradizione del revisionismo storico degli anni '70 E '80, spostandola piuttosto sul terreno (di caccia) dello spiritualismo sociale che da sempre caratterizza il cinema del regista messicano.
leggi la recensione completa di maurizio73Una breve considerazione su un film che mi ha coinvolto ed emozionato.
leggi la recensione completa di TulpeDopo "l'imprevedibile virtu' dell'ignoranza" Inarritu (s)compone le imprevedibilita' della natura(dell'uomo),una lotta contro il destino dove il "vincitore" è solo....il resto del mondo è un eco crudo,ineffabile e tragico.Pathos e aspri paesaggi sono il dipinto fermo e cristallizzato nel desiderio di vendetta....
leggi la recensione completa di GIMON 82Di Caprio/Oscar? vedremo,per carriera lo strameriterebbe,non è la sua miglior prova ma basta vedere la miglior regia assegnata a Scorsese per il pur ottimo "The Departed" che l'Academy spesso delle migliori prove se ne strafotte e ti premia quando non può più non premiarti.Mi gioco un nichelino che stavolta trionfa lui.
leggi la recensione completa di BALTO"The Revenant" è un film tanto pretenzioso ed arrogante, quanto pomposo ed artificioso nella sua ostentata ricerca del realismo e di virtuosismi registici spesso fini a sé stessi. Ma Iñárritu fa della forma la sostanza stessa del suo cinema e non accetta compromessi, confezionando un prodotto al contempo straniante ed immersivo.
leggi la recensione completa di HumbugNettamente superiore alla media dei film in circolazione, questo The Revenant non mi ha convinto fino in fondo. Inarritu è come se finisse schiacciato tra Into the Wild, Malick e Balla coi Lupi.
leggi la recensione completa di elche99Una delle più belle e profonde storie sulla vendetta mai raccontate.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiIn virtù dei crediti derivati da “Birdman”, Inarritu non ha perso tempo e battendo il ferro finchè è caldo si spinge oltre senza paura alcuna. Laddove l’animo umano si devasta, la natura svetta ed il fidato Lubezki può offrire il suo meglio. Uno scorcio di cinema che si può amare (alla follia) o meno, ma che non lascia certo indifferenti.
leggi la recensione completa di supadanyLe dodici fatiche di (Ercole) Di Caprio, il primo zombie-movie di Innaritu e Tom Hardy che disquisisce sugli scoiattoli, "The Revenant".
leggi la recensione completa di DompiDopo il bellissimo Birdman Inarritu vuole girare la sua opera d'arte, e ci va molto vicino. La fotografia è magnifica e la regia anche, gli attori sono molto bravi ed è tutto curato nei minimi dettagli. Da vedere assolutamente.
commento di Davide_DjangoTR sta alla neve come Lawrence d'Arabia al deserto. Tra Northwest Passage e Jeremiah Johnson, The Big Sky e A Man Called Horse. Mi sembra che a molti, il cui giudizio vira verso ‘il capolavoro’ faccia aggio ‘il sistema delle attese’ per cui più un film tarda ad arrivare sugli schermi più lo stesso si aureola come sacro segreto infine rivelatosi.
commento di Marcello del Campo