Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
Questa volta Sergio Amidei, che ha adattato e sceneggiato la commedia ungherese, ha fatto un passo falso; Mastrocinque, poi, ha diretto con la sinistra e pensando ad altro. Il film si fa fatica a seguire, non perché sia molto complicata la trama, ma perché manca di coesione e di tenuta interna. Le storie dei vari personaggi appaiono slegate e sfilacciate, e non riescono a catturare l'attenzione. C'è qualche buona battuta nei dialoghi, ma non so se il merito è di Amidei o dello scrittore ungherese. Gli interpreti sarebbero anche bravi (come Amedeo Nazzari), ma sono lasciati a loro stessi e in balia di un copione debolissimo. Decisamente è una pellicola sotto la media rispetto a molti altri film italiani del periodo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta