Regia di Anders Thomas Jensen vedi scheda film
Tra la commedia nera e l'horror, questa pellicola di Jensen, non mantiene le aspettative dei molteplici fan che hanno atteso ben un decennio prima di rivedere dietro la macchina da presa colui che ha realizzato una delle migliori commedie nere di sempre (Le mele di Adamo).
Un soggetto onestamente debole e largamente prevedibile con un loop di situazioni che dovrebbero essere grottesche ma che spesso si rivelano semplicemente noiose.
I 'mostri'-personaggi sono però ben caratterizzati e splendidamente interpretati e la loro verve fa sì di salvare il salvabile in questa che può essere considerata una parabola sugli esperimenti genetici.
In generale si ritrovano i soliti clichè del regista danese: la squadra di attori è sostanzialmente la solita (questo è il suo 4° lungometraggio) ed è capitanata dal sempre convincente Mads Mikkelsen, richiami alla bibbia, flash back sul passato giovanile, torbido ed infelice dei poveri orfani, lieto fine e soprattutto botte da orbi.
Deludente ed autoreferenziale anche se, impressione personalissima, cambiare registro risulterebbe opera complessa perchè andrebbe a snaturare l'idea di Cinema che Jensen propone inossidabile e per certi canoni decisamente originale.
Cinema che vuole destabilizzare ma allo stesso tempo divertire; manca però in questo caso specifico, il rapporto empatico con i personaggi che non si crea rimanendo nell'ambito del Cinema fatto di uomini-Mostri che di umano hanno ben poco.
Beh in effetti in questo caso siamo vicini al uomo-animale più che al mostro.
Ma questo è spoiler.
Scusate.
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