Trama
La giovane Ohyaku (Junko Miyazono) lavora come acrobata sotto gli sguardi desiderosi degli uomini. Figlia di una prostituta suicida, sprezzante verso i ricchi e i potenti che abusano delle donne come fossero oggetti, si unisce alla banda del giovane samurai idealista Shinkuro (Kunio Murai), che intende rubare l'oro grezzo in arrivo alla zecca del paese. Traditi da un amico, vengono catturati e i due, che si rifiutano di rivelare dove hanno nascosto la refurtiva, vengono torturati. Dopo essersi rifiutata a Sengoku, uno degli uomini più importanti del posto e responsabile delle torture, la donna viene spedita in un carcere maschile ubicato su un'isola. Ohyaku non cede però alla situazione quasi insostenibile e aspetta il momento buono per tornare a vendicarsi di Sengoku.
Note
Primo dei tre film della serie che vede una donna nei panni del giustiziere, ruolo tradizionalmente riservato agli uomini. Per questo motivo, la saga è considerata anticipatrice del genere Pinky Violence sviluppatasi in Giappone nei primi anni Settanta. Nonostante la presenza della stessa attrice nei panni della vendicatrice (che nei due film successivi si chiama Okatsu), i tre film non sono direttamente collegati.
Il film è noto anche come Ohyaku: The Female Demon.
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