La recensione su Quattro momenti su tutto il nulla

di mm40

6 stelle

Il teatro, l'arte, la letteratura, la recitazione, il pensiero, l'esistenza secondo Carmelo Bene. Due ore di informale monologo, con l'attore solo e a ruota libera davanti alla macchina da presa, intervallato da scene tratte da suoi lavori teatrali.

Nel 2001 la Rai affida a Carmelo Bene uno spazio di due ore per raccontare ciò che vuole, che gli preme raccontare: nascono così questi Quattro momenti su tutto il nulla, un poker di episodi da mezzora circa ciascuno nei quali l'attore impartisce una complessa e articolata lezione di teatro, letteratura, arte, vita. Una sorta di testamento artistico di uno dei massimi interpreti del ruolo di attore e autore del Novecento, che giunge peraltro a Carmelo Bene ormai fisicamente logorato, provato da malanni e malattie (morirà l'anno seguente), ma sempre e comunque capace di riempire lo schermo con uno sguardo, con un piccolo gesto, con le sue caratteristiche modulazioni del tono di voce. Un professore informale, dall'erudizione mostruosa, si mette così a disposizione del pubblico: è una testimonianza preziosa, ma anche unica dato il personaggio; i titoli dei quattro 'momenti': Il linguaggio; La conoscenza/Coscienza; L'eros; L'arte. Bene, naturalmente, è accreditato anche alla regia e alla scrittura dei testi. 6/10.

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