Regia di Michel Leclerc vedi scheda film
Un sessantenne apatico e apparentemente superficiale intraprende un viaggio che lo riporta nella Francia di provincia del suo passato, ritrovando i personaggi cardine di un trascorso forse un pò sprecato o non coltivato come meritava. Un viaggio nel passato per cercare di recuperare un pò di stimolo per il futuro che ancora resta.
La vita di Monsieur Sim si è adagiata verso una neutralità che lo rende inflessibile ed apatico ad ogni iniziativa e occasione.
Vicino alla sessantina, senza un vero lavoro, essendo stato licenziato; senza una famiglia, essendo stato lasciato dalla moglie; senza un vero interesse, avendo perso la fiducia in se stesso, l'uomo acchiappa al volo l'occasione di divenire rappresentante di una nuova gamma di spazzolini da denti, per intraprendere un viaggio alla riscoperta del proprio passato.
Un viaggio che segna come una rinascita e che parte dai capisaldi del passato (una ex amante, il padre, la figlia) per tentare di riscrearsi un appiglio per un futuro da vivere veramente.
Nel contempo l'uomo ha modo di venire a contatto con scoperte o verità piuttosto importanti, quelle che egli, di indole superficiale, non ha mai potuto approfondire o di cui non si è reso conto: molte, o almeno alcune delle quali, avrebbero potuto indurlo a cambiare e ad appassionarlo di più nei confronti di un'esistenza in tal modo piuttosto grigia e piatta, senza apparenti motivazioni di sorta.
Tutto qui, certo, nulla di travolgente o nuovo in effetti, ma con Jean-Pierre Bacri nel ruolo del protagonista, le sfumature che compongono il ritratto di un personaggio amorevolmente banale, divengono un'occasione fantastica per il grande attore per renderlo l'individuo più sfaccettato e ricco di quanto apparentemente non si èpotrebbe immaginare.
Alla sua terza opera cinematografica, Michel Leclerc realizza una interessante, ironica riflessione sulle occasioni mancate di una vita, sul tentativo anche tardivo di recuperare quei piccoli particolari, quelle lievi sfumature che hanno reso le persone a noi care o vicine ben più umane e dense di personalità di quanto mai ci potessimo persuadere semplicemente lasciandoci vivere. Non senza rinunciare ad un umorismo che si vela di nero fino ad addolcirsi quando lo studio dei personaggi si perde nei segreti del passato o va a sondare caratteri, comportamenti e abitudini relazionali di personaggi anche minori che compongono questo tassello di vite concatenate le une alle altre in modo casuale ma non senza un senso compiuto.
Affiancano il grande attore Bacri, anche in poco più che camei, attori importanti come Mathieu Amalric, la nostra (radiosa ed in forma smagliante) Valeria Golino, il giovane e lanciatissimo Vincent Lacoste e l'altrettanto promettente Felix Moati.
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