Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
VOTO 7/8 ENTUSIASMANTE Aldrich in forma come al solito. Apache è un grandioso racconto avventuroso, dalle coordinate di protesta sociale ben definite, siamo negli anni 50 il periodo d'oro del western classico americano e già si stanno gettando le fondamenta per quella che diventerà la tendenza negli anni successivi. La rivisitazione è matura, certo le schematizzazioni sono ancora presenti: i buoni, i cattivi, interpreti bianchi nelle parti dei nativi (Lancaster indiano non è semplice da digerire, somaticamente parlando...), ma la critica alla società americana, cioè la società occidentale è il perno della vicenda. L'autore tifa apertamente per gli anziani, per chi non si arrende e non per i giovani omologati/piegati, tanto è vero che l'interpretazione del buon Burt è un'arma vincente, ribelle, disperata, un carattere capace di raggiungere livelli poetici inaspettati. Tutto questo culmina nel magnifico finale (un pelino consolatorio ma coerente), un vero e proprio saggio di regia, nel taglio delle inquadrature, nella gestione del sonoro, accompagnando le emozioni in un crescendo entusiasmante.
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