Regia di Louis Garrel vedi scheda film
Arriva dalla Semaine de la critique il primo lungometraggio da regista dell’attore Louis Garrel, figlio noto ed apprezzato del regista Philippe. LES DEUX AMIS è una favola d’amore moderna, che estende la sua analisi, come suggerisce il titolo, sull’importanza di un’amicizia sincera e costruttiva, quella che in questo caso contraddistingue due trentacinquenni, perduti nelle loro storie d’amore e nel tentativo di renderle concrete.
Tutto nasce dall’amore a prima vista che coglie l’insicuro (ma con slancio) Vincent (l’ormai celebre Macaigne, visto in vari festival e al cinema in Francia), comparsa cinematografica, non appena incontra la cameriera Mona (come non innamorarsi della splendida attrice iraniana Golshfteh Farahani?) nella paninoteca in cui la donna lavora.
Trova la forza di dichiararsi, non sapendo ciò che invece lo spettatore ha già ben presente: la donna è in regime di libertà vigilata, ma deve dormire in carcere per terminare di scontare la sua pena.
Compreso, sia pure sommariamente, che per conquistare la donna non sarà proprio una passeggiata, l’uomo chiede aiuto al suo aitante amico più caro, Louis, che comincia pure lui a corteggiarla, ma con fini collaborativi.
Quando i due perditempo riescono alla fine anche a far perdere l’ultimo treno utile per tornare in carcere, la disperazione coglie la fanciulla, e lascia interdetti i due ingenui, che non capiscono, non possono capire.
Rifugiatisi in un albergo, i tre condividono, sia pure in due stanze separate, una notte di riflessione ed approfondimenti caratteriali, in cui impereranno a due a due a conoscersi meglio, senza impedire tuttavia che il non detto ed il non visto, finiscano per generare dei falsi sospetti travianti.
Il film piccolissimo ed aggraziato questo Les deux amis, che funziona soprattutto grazie ai suoi tre interpreti freschi e complici, alla naturalezza quasi disincantata del loro atteggiamento, alla buffa loro attitudine a sdrammatizzare o ad incassare con saggia e imprudente rassegnazione le spesso amare sorprese e gli inganni che la vita talvolta semina attorno a vicende e situazioni altrimenti molto più semplici e lineari.
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