Regia di Jay Roach vedi scheda film
Tutti i film che ho visto in argomento hanno la stessa pecca: idealizzano le vittime e rendono i carnefici caricaturali nel loro odio cieco e ingiustificato. Può darsi che ci sia una marcata componente "risarcitoria" negli intenti, purtroppo però l'esito pedagogico è fallimentare.
"Quando rievocheremo quegli anni bui non servirà a nulla andare in cerca di eroi o di cattivi: non esistono; ci sono state solo vittime".
Paradossalmente proprio nella dichiarazione finale del protagonista si annida il corto circuito di questo film e di molti altri che si fanno carico di raccontare ai posteri epoche drammatiche di odio collettivo contro certe categorie di persone: il maccartismo, nel caso di specie, oppure la Shoah, la segregazione razziale, etc. Tutti i film che ho visto hanno la stessa pecca: idealizzano le vittime e rendono i carnefici caricaturali nel loro odio cieco e ingiustificato. Può darsi che ci sia una marcata componente "risarcitoria" negli intenti, purtroppo però l'esito pedagogico è fallimentare. Più ci raccontiamo che l'odio dei nazisti per gli ebrei era incomprensibile e più ci accaniamo a dipingere i carnefici come criminali deliranti, più otteniamo il risultato pericolosissimo di auto-assolverci da ogni responsabilità: per il passato, per il presente e per il futuro. Quanto farebbe bene, invece, un film che raccontasse COME si sviluppa nel "popolo carnefice" una spirale di violenza prima mentale, poi verbale, infine fisica che culmina con Auschwitz o con la "lista nera" del film. Questo sì aiuterebbe a renderci conto che in ogni momento, anche oggi, potrebbe innescarsi una nuova spirale, perché, come si è soliti dire, "non si comincia mai con le camere a gas ma distinguendo tra NOI e LORO". Esistono film con questo spessore? Nel caso segnalatemeli, li guarderò volentieri.
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