Regia di Jay Roach vedi scheda film
Vecchia cinematografia, vecchio stile: un tuffo nel passato per un biopic privo di fantasia
E ci risiamo col cinema di papà - anzi, del nonno. Sembra che a Hollywood non sappiano più narrare una storia di impegno sociale senza rifarsi agli stereotipi del cinema più classico e tradizionale. Per raccontare le vicende degli sceneggiatori comunisti banditi dagli studios al tempo della caccia alle streghe e la sfiancante attività sotterranea e sotto pseudonimi di Dalton Trumbo, si sceglie un registro anni Cinquanta (o anche prima): niente movimenti di macchina, perfetta adesione a una struttura cronologico-lineare, stile documentario da biopic senza alcun volo di fantasia. Sono i film che vedevo nelle sale parrocchiali da bambina: e forse non a caso, questo l'ho visto proprio al cinema parrocchiale che frequentavo allora, provando uno spiazzante balzo all'indietro spazio-temporale. Ma è possibile che il cinema mainstream guardi solo indietro? possibile che riproduca la propria mediocrità in maniera così piatta? Non se ne può più di film pesudoimpegnati - ma tanto politicamente corretti - che escono oggi ma sembrano girati ai tempi dei nostri nonni.
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