Regia di Marco Pontecorvo vedi scheda film
Il capitano Rosso è in missione in Afghanistan e viene dato per disperso. In realtà è ancora vivo, sotto copertura, e si occupa della sicurezza della moglie di un boss libanese. Fra quest'ultima e Rosso sboccia la passione.
Fiction televisiva - sponda Rai - che associa il discreto mestiere della confezione a un minimo di contenuti in termini di attualità e di approfondimento sociopolitico. Nulla di eccezionale, sia chiaro, ma pur sempre un prodotto lievemente sopra la media delle analoghe opere destinate al vasto pubblico del piccolo schermo; dietro la macchina da presa viene chiamato Marco - figlio di Gillo - Pontecorvo, al suo secondo film per la tv dopo Le mille e una notte: Aladino e Sherazade, risalente all'anno precedente. Il ritmo barcolla nella smodata durata (circa duecento minuti) finalizzata all'apposita suddivisione in due parti, perfetta per la duplice trasmissione in prima serata; sufficientemente efficace la resa del cast, che vede partecipare, fra gli altri, Luca Argentero, Ninni Bruschetta, Giorgio Colangeli, Roberto Citran, la turca Saadet Aksoy (già vista nel 2012 in Venuto al mondo di Sergio Castellitto) e il francese Olivier Loustau. La sceneggiatura di Andrea Purgatori e Laura Ippoliti non si spinge mai a 'osare' troppo (la guerra è uno scenario ben presente, ma niente oltre a uno scenario) e di tanto in tanto concede al pubblico quel che il pubblico vuole, specie nella sottotrama sentimentale. 4/10.
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