Regia di Nino Russo vedi scheda film
Onde evitare la chiusura del teatro in cui lavora, una piccola compagnia di attori napoletani tenta in ogni modo di ingraziarsi un noto critico teatrale che verrà ad assistere all'ultima rappresentazione su quel palcoscenico. L'equivoco, naturalmente, è dietro l'angolo.
Le regie firmate da Nino Russo sono poche (questa è la terza in undici anni di carriera), ma tutte degne di nota, nel solco di un certo cinema autoriale che guarda ai Maestri del passato e abbina contenuti intelligenti a una forma adeguatamente curata. Detto ciò, non si può non rilevare come questo L'ultima scena (una s di troppo rispetto all'evento che segnò Cristo e la sua compagnia) sia un film solo parzialmente riuscito, una commedia-non-esattamente-all'italiana (ma in odore di esserlo) che tenta di raccontare il Belpaese, o per lo meno alcuni suoi particolari aspetti, omaggiando al contempo la nobile arte dei teatranti, marionette appese a un filo nelle mani di eventi imperscrutabili che coinvolgono pubblico, critica, autorità, politica e chissà che altro. Il ritratto che fuoriesce dalla sceneggiatura dello stesso Russo è però scarsamente pungente, più spesso macchiettistico, così come va notata una scarsa dinamicità nella struttura narrativa; senz'altro azzeccati i tre interpreti al centro del cast, comunque: Vittorio Caprioli, Aldo Giuffré e Marina Suma. In parti minori poi compaiono anche Bruno Colella, Angelo Orlando, Serena Bennato, Carlo Buccirosso e Aldo Bufi Landi. 4/10.
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