La recensione su Un angelo sotto l'albero

di LIBERTADIPAROLA75

7 stelle

L'ennesimo angelo si deve guadagnare le ali. E, stavolta, per riuscirci deve...

Corrine e Dave si conoscono fin dalle elementari e gestiscono assieme il negozio di articoli musicali del quale è titolare Dave. Lui in realtà è innamorato, da sempre, della collega ma ha mai avuto il coraggio di dichiararsi. Lei sta con Tim, un ragazzo che, a suo piacimento, la lascia e la riprende quando vuole, mentre frequenta altre ragazze. Nella loro vita irrompe un bel giorno Harold, venuto a fare da consulente in negozio. In realtà Harold è un angelo che non ha ancora le ali, per ottenerle gli è stata affidata la missione di aiutare Corrine a trovare il vero amore entro la mezzanotte della vigilia di Natale. Quando la missione sembra fallire, l'apprendista angioletto, spirito di un novello sposo morto durante la Seconda Guerra Mondiale, chiede che gli venga affidata un'altra missione, ma decide di non arrendersi quando scopre qual è il misterioso legame che lo lega alla giovane.

Non ci siamo già visti? Eh già, anche questo è l'ennesimo sequel/reboot di altre decine di film con angeli che devono guadagnarsi le ali. Senza scomodare il genio di Frank Capra è difficile riuscire a fare ancora un bel film (un capolavoro è praticamente impossibile!), ai tempi attuali, con una simile trama. Grazie a originali sorprese narrative (il mistero che lega i personaggi), a elementi simpatici (tipo l'orologio da polso che segna quante ore, e giorni, mancano al Natale) e a riuscite metafore (la musica come strumento dell'amore) il regista riesce a confezionare almeno un film molto carino e volutamente in stile anni '80.