Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film
Senza cadere nella presunzione di voler scrivere qualcosa di nuovo, SOUTHPAW tiene fede ai caratteri che hanno fatto la fortuna del boxe-movie, regalando due ore di buon cinema, il cui scopo primario resta l'intrattenimento, coniugato però ad una valida dose di profondità, conferita dalla qualità dei suoi interpreti.
Fare un film sul pugilato significa, ormai, accettare di cadere inevitabilmente nel "già visto", tanto più nello script di pura fiction: troppo iconiche e indimenticabili restano ancor oggi le gesta dei vari ROCKY, TORO SCATENATO, ALI', CINDERELLA MAN ecc. che risulta davvero difficile riuscire a scrivere una pagina veramente nuova di questa tipologia di film... L'abilità di partenza di SOUTHPAW, se vogliamo, è proprio la scelta di non cercare alcun tipo di confronto con questi cult, mantenendo una costante umiltà di fondo che lo direziona sì verso caratteri prevedibili e masticati (a tratti pure semplicistici) ma nel contempo lo dimensiona a prodotto di genere più che commestibile, testosteronico e drammatico, emozionante e scorrevole, per un risultato non eccezionale ma più che dignitoso.
Regista abituato all'action/thriller crudo e sporco, Fuqua non cambia (più di tanto) registro, mostrando una boxe violenta e spettacolare, lontana dall'essere verosimile (ma questo fa parte del genere), pienamente aderente alla dimensione cinematografica. Ma SOUTHPAW è soprattutto film di interpretazioni: trascinato dalla furia immatura prima e dalla fame di riscatto poi del protagonista Billy Hope, interpretato da un ottimo Jake Gyllenhaal muscolarmente trasformato, autore di una performance tanto fisica quanto psichica; coadiuvato dalla classe saggistica di Forest Whitaker, la cui prestazione ha un peso tutt'altro che trascurabile ai fini del risultato, tanto da meritare (almeno per chi scrive) più di una considerazione in chiave Awards; senza dimenticare il contributo femminile di Rachel McAdams (attrice in costante crescita) e della piccola (e meritevole) Oona Laurence.
Ricalcando le orme di ROCKY (diversi gli omaggi/citazioni più o meno voluti), SOUTHPAW riesce a farsi apprezzare per performance e spettacolo, confermando la rinata vitalità del genere (vedi i recenti THE FIGHTER, GRUDGE MATCH e i prossimi CREED, HANDS OF STONE ecc.)...
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