Regia di Peter Weir vedi scheda film
Per buona parte suggestivo e visionario quasi quanto l'esordio "Picnic a Hanging Rock" il secondo film di Weir perde progressivamente l'appeal iniziale per una certa ripetitività della narrazione salvo poi riscattarsi in un finale piuttosto riuscito. I toni horror si intrecciano felicemente alla riflessione sulle radici arcaiche del popolo aborigeno che conserva il segreto di una catastrofica maledizione, in una visione che rielabora in qualche modo il rapporto uomo-natura tanto caro al regista. L'acqua(costantemente presente nel film soprattutto come pioggia) è l'elemento nel quale si ristabiliscono o si distruggono gli equilibri tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda. Buona la prova di Richard Chamberlain. Non un capolavoro ma senz'altro una pellicola da riscoprire. Voto: 7-
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