Regia di Richard Brooks vedi scheda film
Tempi duri per la libera stampa.
Il "Day", quotidiano progressista diretto dall'incorruttibile Ed Hutcheson, sta per essere venduto a un affarista che lo chiuderà per non disturbare il malavitoso Rienzi (gangster italo-americano che il doppiaggio nostrano slavizza in Rodzic).
Ma un caso di omicidio riapre i giochi e offre la chance per un'ultima, coraggiosa battaglia d'informazione al servizio del pubblico.
Grande piccolo film d'impegno civile di Brooks, che canta un'elegia forse tardiva ma sentita dell'importanza di un'informazione libera e onesta per un paese civile (e resta impressa la figura della madre della vittima, immigrata tedesca che dice di aver imparato ad essere una cittadina americana leggendo il quotidiano).
Bel cast, con la coppia Bogart/Begley eccellente e tanti bravi comprimari.
Solido, ben scritto, ben diretto, ben interpretato: lo studio system al servizio del grande cinema classico.
Finale famosissimo e leggendario ("È la stampa bellezza, la stampa. E tu non ci puoi fare niente. Niente!").
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