Gli eredi del vecchio proprietario da poco scomparso hanno deciso di cessare le pubblicazioni del quotidiano "The Day". A questa decisione si oppone strenuamente il direttore Ed Hutcheson, che sta portando avanti un'inchiesta sull'omicidio di una ragazza che sembra nascondere un caso di clamorosa corruzione. Per evitare la chiusura, Ed decide di portare il caso in tribunale: guadagna così tempo prezioso per scoprire la verità e scriverla sul giornale. E' uno dei più appassionati film dedicati al giornalismo americano, diretto da un regista a suo agio con tematiche civili e ritmi sostenuti.
Fluido, efficace e godibile. Uno dei primi (e migliori) film sul tema del giornalismo, sceneggiato in maniera impeccabile e con un Bogart a perfetto agio nel ruolo. Magari non un capolavoro ma, decisamente, un film da vedere.
"Da domani questo giornale può essere morto ma finché avrà vita continuerà a riportare i fatti e il loro significato senza paura , senza mire di vantaggi personali, come ha sempre fatto".
Ed Hutcheson (Bogart) è il direttore del "Day" , testata storica della città, in procinto di esser venduta. La morte di una donna , notizia… leggi tutto
"È la stampa, bellezza, e tu non puoi farci nulla!". Una delle più celebri battute della storia del cinema è in un film che racconta cosa sia il giornalismo indipendente, fatto in Italia pressoché sconosciuto. Questa la trama: alla morte del suo editore, il quotidiano The Day sta per essere ceduto a tycoon (Gabel) che si trova a capo di un'organizzazione criminale…
"Da domani questo giornale può essere morto ma finché avrà vita continuerà a riportare i fatti e il loro significato senza paura , senza mire di vantaggi personali, come ha sempre fatto".
Ed Hutcheson (Bogart) è il direttore del "Day" , testata storica della città, in procinto di esser venduta. La morte di una donna , notizia…
Cerco di sfilare una lista di film che analizzano,mettendone in luce pregi e ombre,il mestiere e l'arte del giornalismo.Spero possa essere ispirante e stimolante.
Ultime ore della vita di un giornale newyorkese, che le figlie del defunto fondatore hanno deciso di vendere al proprietario di una testata concorrente: il combattivo direttore cerca di incastrare un gangster con amicizie in politica (che nei dialoghi dell’edizione italiana viene chiamato Rodzic, senza curarsi del fatto che negli articoli giornalistici campeggi il nome Rienzi), mandante…
E' un vigoroso inno al ruolo buono che deve - o dovrebbe - avere la stampa nella società moderna. Se i film più tardi di Richard Brooks mi disturbano un po' per la loro amarezza e il loro cinismo, questo soffre se mai dell'eccesso opposto (se di eccesso si tratta). E' infatti un film molto idealista e quasi ingenuo nel suo ottimismo su come dovrebbe comportarsi un quotidiano nei rapporti con…
"E' la stampa bellezza e tu non puoi farci niente!"
non si ricorda tanto il film, quanto la frase finale. Buono il messaggio: lottare per un giornalismo libero, lontano dalle ipocrisie e le corruzioni. Mezzo voto in più perché il film lo fa Bogart, con un'altra delle sue interpretazioni degne di nota. VOTO: 7 e mezzo
I finali dei film di Richard Brooks hanno quasi tutti una connotazione ottimistica, tale da sconfinare quasi nell'utopismo. Così anche la famosissima battuta pronunciata da Bogart celebra un potere, quello della stampa, che oggi non sempre è quale ci viene descritto nel film, sia perché spesso ormai i cittadini si sono assuefatti a tutto (ché, altrimenti, solo per fare un esempio, non…
Tempi duri per la libera stampa. Il "Day", quotidiano progressista diretto dall'incorruttibile Ed Hutcheson, sta per essere venduto a un affarista che lo chiuderà per non disturbare il malavitoso Rienzi (gangster italo-americano che il doppiaggio nostrano slavizza in Rodzic). Ma un caso di omicidio riapre i giochi e offre la chance per un'ultima, coraggiosa battaglia d'informazione…
Il film vanta una delle più classiche interpretazioni di Humphrey Bogart, qui nei panni del direttore di un quotidiano che è stato venduto. Per la trama, rinvio a quanto riportato dalla redazione di FilmTV. Il messaggio trasmesso è quello della libertà di stampa e delll’autonomia di pensiero. Anche se a tratti un po’ utopistico, « L’ultima…
VOTO 7+ SENTITO Un atto d'amore al giornalismo ed alla libertà, non solo della carta stampata, ma libertà di pensare e agire liberi da ogni opposizione. Brooks si butta a capofitto con questa convinzione e coadiuvato da un Bogey (come al solito in stato di grazia) fa centro, mantenendo un ritmo indiavolato (forse in alcuni punti a discapito della trama, troppi nomi!) ed un impegno…
Redazioni, giornalisti, inviati, titoli, tipografie... il quarto potere su carta è apparso spesso nel cinema. Per vantarne le imprese - spesso -, per fascinazione, per contemporaneità. E perché prima di internet e…
Non è tra i più famosi di Bogart, ma è sicuramente uno dei miei preferiti.
La scena finale poi, è un capolavoro. Celeberrima l'ultima battuta di Bogart.
Ci sono dei martedì in cui odio il mio lavoro un filo piu' del solito. E passo ore a guardare il corridoio sperando di trovarmi catapultata in un film.
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Commenti (3) vedi tutti
"Il pubblico ha diritto ad un libero scambio di idee, notizie ed opinioni." Ossia del giornalismo indipendente, che in Italia non abbiamo.
commento di gruvierazFluido, efficace e godibile. Uno dei primi (e migliori) film sul tema del giornalismo, sceneggiato in maniera impeccabile e con un Bogart a perfetto agio nel ruolo. Magari non un capolavoro ma, decisamente, un film da vedere.
commento di alfatocoferoloStile grintoso con un Bogard padrone della scena,ma quello che succede e dicono non ha mai minimamente catturato il mio interesse.
commento di wang yu