Regia di Marco Turco vedi scheda film
Oriana Fallaci avrebbe preso una sigaretta e avrebbe incenerito la pellicola di questo film per televisione. Non c'è dubbio.
Unico lato positivo: cercare di far conoscere al grande pubblico la giornalista Fallaci. Eh già, perché di questa donna dalla ruggente penna i più conoscevano solo gli ultimi sviluppi della sua carriera, ovvero la spietata lotta all'Islam. Ma prima? Prima pare quasi ci sia un vuoto cosmico, mentre invece questa donna ha girato il mondo e con la sua forte testimonianza ci ha reso partecipi di eventi importantissimi, uno fra i tanti la guerra in Vietnam.
Lati negativi: purtroppo, il film si sviluppa per tre ore e mezza, perdendo tensione e senza mai marcare la figura della Fallaci, una donna dalla personalità spigolosa è forte, dalla penna cattiva e tagliente. La Puccini (che per me rimane Elisa di Rivombrosa...ahimè!) non è nel personaggio e si vede il suo essere completamente fuori luogo (oltre che ruolo). Inoltre, gli inserti melensi della studentessa che interagisce con una Fallaci ormai morente sono assolutamente scadenti e avvilenti: capisco che l'intento era tenere incollato il maggior numero di utenti possibile, ma ciò si può ottenere anche producendo un film più contenuto sia nella lunghezza sia nelle speculazioni emotive.
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