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I desideri erotici di Christine

Regia di Jesus Franco, Jean Rollin, Pierre Quérut vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I desideri erotici di Christine

di Donapinto
5 stelle

Reputo Jesus Franco un regista capace di tutto ma buono a poco, ma nonostante tutto non riesco a non essere attratto da suo stile cinematografico. La versione da me visionata di questa sua "immensa" fatica, porta il titolo di UNA VERGINE TRA I MORTI VIVENTI ed e' sprovvista di quegli inserti zombeschi girati da Jean Rollin di cui non ero neanche a conoscenza, se non grazie alla recensione dell'utente undying. Non si tratta di un vero e proprio horror e a dispetto della locandina in stile "pornofumetto", il genere viene solo sfiorato. La bella e giovane Christine (Christina Von Blanc) si reca su un'isola delle Antille per ereditare dal padre suicida una splendida dimora. Qui conoscera' alcuni famigliari che si riveleranno figure grottesche e diaboliche. Lo zio Howard (Howard Vernon) suona allegramente il piano mentre sua moglie e' in fin di vita, la conturbante Carmence' (Brit Nichols) si sollazza in giochi sado-lesbo con una ragazza non vedente e forse un po' tonta, la zia Abigail e' una sadica e il domestico Basilio, interpretato dallo stesso Franco, e' un maniaco semideficiente. Di tanto in tanto a Christine compare anche il fantasma del padre con un cappio al collo, rigorosamente accompagnato da quella che viene da lui definita la "regina delle tenebre" e consiglia a sua figlia di abbandonare immediatamente quel posto maledetto. Come al solito il regista non si cura della sceneggiatura, tantomeno della verosomiglianza e sembra buttare nel calderone tutto quello che gli passa per l'anticamera del cervello, con interpretazioni e dialoghi strampalati, scene e situazione al limite dell'assurdo e del bizzarro, come ad esempio quella della veglia funebre o quando Christine trova nella sua stanza un enorme fallo nero di ceramica. Nudi integrali a iosa esposti con molta naturalezza da Christina Von Blanc, bellezza pura e virginale, che si contrappone a quella piu' provocante di Brit Nichols. Nonostante tutto, chi riesce a seguire il cinema di Franco, non puo' non apprezzare le atmosfere surreali e oniriche che riesce a creare, grazie anche a una colonna sonora composta da Bruno Nicolai che strizza l'occhio ai primi Pink Floyd (quelli di Searceful of Secret e Ummagamma per intenderci) che danno un ulteriore tocco lisergico alla pellicola, sperando ovviamente di non fare arrabbiare i numerosissimi fans della mitica band londinese con quest'ultima mia affermazione. Christine sembra vivere in un'altra dimensione. Dorme, si sveglia per poi riaddormentarsi e trovarsi il fantasma del padre, viene aggredita dai suoi famigliari, per poi ritrovarsi priva di sensi nella sua stanza con un medico a dir poco inquietante che si prende cura di lei. Probabilmente vive in un incubo, o forse e' solo il delirio di una giovane donna che ha perso il senno. Suggestiva la scena finale, con la protagonista che si immerge insieme alla regina delle tenebre nello stagno delle ninfee. Girato in Portogallo in uno splendido castello dallo stile direi sul tardo gotico (premetto che non mi intendo di arte architettonica) con produzione francese, probabilmente per evitare la censura Franchista dell'epoca. Il risultato finale e' prendere o lasciare. Io ho deciso di prendere, ma ci tengo anche a precisare, con tutti i limiti del caso. L'importante e' riuscire a stare al gioco. Vivamente sconsigliato a chi in un film cerca logica e verosomiglianza. Tra gli interpreti, oltre alle gia' citate Christina Von Blanc e Brit Nichols, troviamo Howard Vernon, attore svizzero che dopo un promettente inizio nel cinema d'autore, scegliera' di cimentarsi  nel cinema di genere, prevalentemente in ruoli di malvagio, grazie anche ai suoi lineamenti molto marcati e che diverra' l'attore feticcio del regista. Nel ruolo del padre di Christine troviamo Paul Muller, anch'egli un abitue' delle pellicole di Franco, qui in un inedito ruolo passivo e sottomesso. Si rifara' alcuni anni dopo ai danni del povero ragionier Ugo Fantozzi, interpretando il famigerato Visconte Cobram.

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