La recensione su La leggenda di Enea

di mm40

2 stelle

Finita la guerra di Troia, Enea approda nel Lazio con i suoi uomini. Qui deve sfidare Turno, il malvagio re dei Rutuli, e successivamente anche i Latini. Ma nulla potrà contrastare la profezia che vuole Enea progenitore dei Romani.

Terza e ultima regia per Giorgio Rivalta/Venturini (nome d'arte piuttosto bizzarro, in un'epoca di pseudonimi anglofoni, va riconosciuto), terza pellicola in costume basata principalmente su azione e buoni sentimenti, con trionfo dell'eroe positivo. In questo caso si tratta dell'Enea che Virgilio raccontò arrivare nel Lazio prima ancora della fondazione di Roma, città che proprio dalla sua discendenza prenderà vita. Sceneggiatura di Ugo Liberatore, Gino Mangini, Arrigo Montanari e Nino Stresa per un prodottino a tripla targa internazionale (Italia-Francia-Jugoslavia) realizzato con mezzi modesti e un occhio al botteghino (l'altro, naturalmente, chiuso per risparmiare). Fra i protagonisti si possono annoverare i nomi del 'mitologico' Steve Reeves, habituè del peplum, e di Giacomo Rossi Stuart, Enzo Fiermonte, Gianni Garko, Liana Orfei, Carla Marlier, Maurice Poli. Venturini era maggiormente noto come produttore; la sua avventura dietro la macchina da presa termina con questa pellicola striminzita, anche se non ha dimostrato, nelle sue poche regie, particolari limiti; da segnalare che qui può avvalersi di Giovanni Fusco per la colonna sonora. 2,5/10.

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