Regia di Sophie Deraspe vedi scheda film
Les Loups (2014) di Sophie Deraspe.
Apprendo con soddisfazione che il film Les Loups, della giovane regista canadese Sophie Deraspe, ha vinto il premio Fipresci, assegnato dalla critica, al Torino Film Festival 2015. La storia racconta di Elie ( Evelyn Brochu), giovane laureata di Montreal, che approda in un paesino di pescatori del Nord del Canada, alla ricerca delle proprie radici.
La regista Deraspe è molto abile nel condurre il filo del discorso, su due registri apparentemente diversi : il primo della scoperta di una comunità molto chiusa ai "cittadini"; il secondo insegue il richiamo alle proprie origini, da cui appare difficile sfuggire. I pescatori che abitano i luoghi in cui Elie decide di andare a trascorrere un periodo di riposo, lontana dalla città, sono abituati a sfidare i ghiacci del Mare del Nord per le lunghe battute di caccia, temprati alle intemperie ed alle avversità che il loro mestiere presenta: anche per questo motivo abituano i loro bambini, fin da subito, a comportamenti da adulti e saldano tra di loro rapporti di convivenza, molto più stretti ed intensi, di quanto si possano trovare in altra parte del Paese. Sono una unica famiglia difficilmente permeabile dall'esterno. L'arrivo di Elie non viene visto di buon occhio, soprattutto da Maria e Lon i patriarchi della comunità, perché temono sia l'ennesima "francesina" ecologista, giunta fin lassù per difendere le foche, che rappresentano l'unica reale fonte di sostentamento del luogo.
La caccia alle foche è divenuta negli anni l'occupazione primaria, sostituendosi alla pesca tradizionale (vampirizzata dalla crescita smisurata delle foche stesse), suscitando le ire degli animalisti che si battono per il blocco di una strage tanto barbara. Anche la mamma è una attivista del movimento contrario alla caccia, ma lo scopo della permanenza nella terra gelida e inospitale del Nord, rivela di Elie la insospettabile tenacia e il forte desiderio di riconquistare gli affetti sconosciuti e l'equilibrio smarrito. I volti dei protagonisti e i luoghi della storia a tratti sembrano unirsi e confondersi: così come il vento gelido e il mare burrascoso segnano le rughe e le mani dei pescatori, allo stesso modo l'uggiolare della giovane foca somiglia al richiamo della dolce Elie.
La fotografia di Les Loups ( affidata a Bertrand Calmeau) è nella prima parte del film, calibrata su toni freddi per accentuare il tono di ostilità della natura e della comunità, mentre nella parte finale compaiono sfumature calde, che promuovono l'accoglienza e la solidarietà . L'attrice protagonista Evelyn Bruche, che abbiamo ammirato in precedenza nel film di Xavier Dolan (premiato dalla critica a Venezia nel 2013) dal titolo Tom à la Ferme, conferma quanto di positivo era stato detto su di lei, offrendo una interpretazione enigmatica , con il travaglio interiore funzionale alla storia e allo sviluppo del personaggio messo in scena.
La regista Sophie Deraspe è considerata autrice emergente di sicuro avvenire, nata a Quebec nel 1973, rappresenta l'onda dei nuovi autori canadesi, estremamente interessati alle problematiche sociali e di identità che attanagliano le nuove generazioni. Il suo prossimo film in uscita dal titolo A gay girl in Damascus: the Amina profile, racconta la storia vera (si tratta di un docu film in competizione al Sundance film festival 2015) di una ragazza siriana lesbica, divenuta famosa per il suo blog di corrispondenza con una presunta amante online.
Lu Abusivo.
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