Regia di Mel Brooks vedi scheda film
Un ex regista alcolizzato, assieme a due bizzarri assistenti, prova a far tornare in auge una casa di produzione hollywoodiana, realizzando un film muto dal casting stellare.
Esilarante commedia firmata da Mel Brooks, particolarmente azzardata in molte scelte (che giustifica il sempre istrionico titolo italiano). L’assurdità di fare un film muto che viene in mente al protagonista delle vicende Mel Spass nella finzione cinematografica è poi quel che Brooks mette in pratica nella realtà; “L’ultima follia di Mel Brooks” è infatti muto, o per meglio dire “non parlato” (a parte il pluri-spoilerato Marceau), giacché gli effetti sonori sono tanti. Un esercizio di stile dunque, autobiografico, che sfrutta l’aspetto meta-cinematografico ed è intriso di autoreferenzialità.
Le trovate sono tantissime e di varia natura, da quelle più classicamente slapstick al dejà vu fantozziano, tutto funziona e i ritmi non calano mai. Bravi tutti gli attori, ma il siparietto con i mille tentativi, tutti falliti, di infilarsi la giacca da parte di uno dei protagonisti è forse il più esilarante di tutti. Scommessa vinta da Mel Brooks che rimane fedele al suo stile, raggiungendo lo scopo, nonostante qualche scurrilità di troppo.
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