Regia di Mel Brooks vedi scheda film
mel brooks appartiene alle mie visioni da giovane e ne ho sempre mantenuto un ricordo amorevole, grazie e forte del suo FILM frankenstein jr. lasciando parte il suo declino forsennato culminato col dracula protagonista leslie nielsen(porello), lentamente quando c'è l'occasione recupero i suoi "classici". di questo ne conservavo un ricordo di film esilarantissimo, e invece mi ritrovo a fissare uno schermo silenzioso con didascalie con un sorrisetto fisso sulla bocca mezza paralizzata per la maggior parte per lo sconforto. col senno di poi un film buono per una visione pomeridiana annoiata in cui un regista dei bei tempi andati con problemi di abusi alcolici cerca di rilanciarsi con un grande film muto costellato di partecipazioni illustri. e quindi via alla ricerca del consenso di burt reynolds, james caan, liza minnelli, anne bancroft, paul newman e marcel marceau che ha l'onore di dire l'unica parola in tutto il film. ci si rende conto di come a volte cada nella trivialità che si credeva appartenere agli anni duemila e alla serialità di scary movie o peggio. le divertite, più che divertenti, partecipazioni delle stars elencate poc'anzi sono intervellate alle peripezie di mel spass e dei suoi aiutanti(i compianti dom deluise e marty feldman "pervertito gentile")contrastati dai cattivoni dello studio trangugia e divora(i bravi harold gould e ron carey)che cercano in ogni maniera di mettere i bastoni tra le ruote al regista fino a mettergli davanti gli occhi miss"the bund of luxury"vilma kaplan(interpretata de bernadette peters). mi rendo conto che guardo impassibile una serie di gag col movimento accelerato come nelle comiche anni 10 o 20 con gli ascensori o il distributore della coca che lancia le lattine, senza che tutto ciò mi smuova nulla se non l'indefferenza. così quando arriva la fine rimane solo un senso di tristezza per un sentimento di malinconia smarrito nei confronti di un film che svariate decadi fa mi intratteneva.
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