Trama
Nella Los Angeles dei giorni nostri una coppia di eccentrici scienziati, composta da Victor Frankenstein e dalla moglie Elizabeth, crea artificialmente una creatura, un mostro di nome Adam. Lasciato successivamente a morire, Adam si confronta con la violenza e la cattiveria del mondo che lo circonda. Sfigurato e incapace di comprendere il perché di tanto male, dovrà fare i conti con il lato più orribile dell'umanità.
Approfondimento
FRANKENSTEIN: UN MODERNO RIADATTAMENTO DALLA PROSPETTIVA DELLA CREATURA
Scritto e diretto da Bernard Rose, Frankenstein riadatta nella Los Angeles odierna l'omonimo romanzo di Mary Shelley. Raccontata dalla prospettiva della Creatura, la storia comincia quando il "mostro" si risveglia in una stanza spoglia. Perfetto uomo adulto, non ha idea di chi sia, di come sia arrivato fin lì o di cosa in realtà sia. Prendendo a poco a poco conoscenza, come un neonato impara a conoscere il proprio corpo e scopre di essere accudito da una coppia di coniugi, Victor ed Elizabeth Frankenstein, coloro che lo hanno generato (senza che lui lo sappia) grazie a una biostampante in 3D. La Creatura è convinta che i due lo amino, soprattutto Elizabeth che lo nutre e lo rassicura.
Un giorno Victor scopre una macchia sul viso della Creatura che preannuncia il pericolo che segue da lì a breve: il volto della creatura si riempie di tumori e polipi, che in breve tempo lo deturpano in maniera orribile spingendo Victor a prendere la decisione di porre fine alle sue sofferenze con un'iniezione letale. Portata in obitorio per l'autopsia, la Creatura non è realmente morta e, risvegliandosi e uccidendo il becchino di turno, riesce a fuggire e a nascondersi nel vicino bosco. In seguito a una serie di vicissitudini, tra cui omicidi, arresti e duri rifiuti, la Creatura si prepara allo scontro finale con i "genitori" per capire quali siano le sue reali origini e le motivazioni che hanno portato alla sua nascita.
Con la direzione della fotografia di Candace Higgins, le scenografie di Bradd Fillman, i costumi di Julia Clancey e le musiche di Halli Cauthery, Frankenstein è interpretato dal giovane attore Xavier Samuel nei panni della creatura Adam e dai veterani Danny Huston e Carrie-Ann Moss, interpreti dei personaggi di Victor ed Elizabeth Frankenstein.
A spiegare le ragioni di un inedito adattamento sono le parole dello stesso regista: «Frankenstein è importante oggi come quando è stato pubblicato duecento anni fa. La sua premessa centrale, quella per cui l'obiettivo della scienza è creare senza perdersi in implicazioni etiche, ci racconta una verità fondamentale che nella nostra epoca non è più solo una possibilità ma un dato di fatto. Il romanzo di Mary Shelley è stato ovviamente seminale per il genere horror: misto di fantascienza e di romanzo gotico, è stato riadattato e reinterpretato al cinema diverse volte. Come dimenticare ad esempio il classico Frankenstein di James Whale con Boris Karloff? Quel film del 1931 ha fissato il mito di Frankenstein nella memoria collettiva ha contiene anche una grave distorsione del testo originale della scrittrice: nel romanzo, Victor Frankenstein disseziona i corpi per studiarli ma da nessuna parte dice o afferma di volerli rianimare. L'ambizione di Victor è quella di creare la vita ma, interrogato sui dettagli su come ci sia riuscito, si rifiuta di rispondere per evitare che qualcun altro segua stupidamente il suo metodo.
Ora, nel XXI secolo, l'idea di creare "carne" grazie alla stampa in 3D è quasi una realtà e il concetto di creare vita assume un significato del tutto possibile. La stampa in 3D spiega la nascita della "mia" creatura ma non fornisce risposte sulla coscienza: la scienza con tutti i suoi progressi non ha più idea di ciò che fosse eticamente discutibile ai tempi della Shelley. Il "mostro" ha una vita interiore, ha ricche emozioni, sogna, prova amore e odio: in definitiva, è un uomo romantico e ciò è indice di quanto sia vivo. Provoca empatia e giustificazione per i suoi comportamenti, per l'ingiustizia della sua nascita e per la violenza a cui è sottoposto quando viene rifiutato o di cui si macchia in prima persona.
Ecco, dunque, cosa mi attratto del vecchio racconto: cosa passa per la testa della creatura? Come si sente? Cosa provoca in lui confusione e dolore? Cosa prova quando scopre la verità sulla sua origine? Come si relazione con domande tipiche dell'uomo e con lo scopo della sua esistenza?».
Note
Rilettura in chiave moderna del classico di Mary Shelley.
Trailer
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Commenti (3) vedi tutti
Profondamente squilibrato nel rapporto tra l'ambizione dei temi notoriamente legati alla matrice letteraria e la banalità di uno script di delitto e castigo dai ridicoli risvolti edipici, è una produzione di serie B più interessante come pilot di una serie Tv che come pellicola degna di una distribuzione sul grande schermo.
leggi la recensione completa di maurizio73Un mostro insolito questo Frankenstein: tutt'altro che orrendo, fragile e sottoposto ad una serie di travagli fisici che lo costringono ad un calvario messianico che pare una moderna blasfema via crucis. Originale ennesimo adattamento del noto romanzo horror,attraverso un B-movie affascinante e teso, forte di tre ottimi interpreti e personaggi.
leggi la recensione completa di alan smitheeXavier Samuel nei panni del mostro è veramente straordinario e l'ambientazione piuttosto efficace. peccato per i personaggi di contorno, povere macchiette a cui il regista non ha saputo imprimere il salto di qualità (e di rilettura) dato al personaggio principale.
commento di giovenosta