Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Scritto e coosceneggiato dall stesso Fabrizi, con l’aiuto di un quasi principiante Fellini, non siamo al massimo dei livelli per Fabrizi; purtroppo nella sua natura autonoma di artista c’era la pecca del melodrammatico stuccoso, in cui soggiaceva spesso, se i mezzi erano espressamente i propri, e qui fortunatamente la regia era di Mattoli, con cui si assolve un certo distacco.
La storiella è appiccicaticcia e spesse volte sembra molto improvvisata, qualcosa di colore diverte, ma niente di più; l’accoppiata con la Magnani è minima e lei diciamo pure che se la cava molto meglio.
Un vetturino cerca di sbarcare il lunario come può e si trova invischiato con un a valigetta che appartiene ad una divetta del varietà.
Cratterizzazione delle sue sopra le righe
Ruolo minimo, ma brava più che mai
Qualcosina brilla, come lo può fare un attore eccelelnte come lui, ma il medromamtico è la sua pecca escluso le sue prove con Rossellini e Scola.
fa del suo meglio per riparare al trama, che non è eccezionale
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