Regia di David Seltzer vedi scheda film
Misconosciuta ma assai apprezzabile ed ispirata commedia americana adulta, divertente, acuta, a tratti anche amara, capace di descrivere con realismo, affetto e simpatia il dietro delle quinte dello showbitz americano. David Seltzer, autore anche della sceneggiatura, dirige con misura ed intelligenza, raccontando la storia di Lilah, casalinga delusa del New Jersey, desiderosa di realizzare il suo sogno: far ridere in pubblico. Gli inizi sono sconsolanti, nonostante abbia comprato a caro prezzo battute già preparate da altri del mestiere, poi l'incontro con Steven, ex studente di medicina per tradizione di famiglia, ma non certo per passione personale, e grande comico nei locali di New York la aiuterà, dopo un'iniziale e naturale diffidenza, ad inserirsi in quel mondo. Ne nascerà una tenera e dolce amicizia, anche se Steven vorrebbe qualcosa di più, e Lilah potrà dimostrare a tutti quanto sia brava come comica, vincendo addirittura un concorso. Punti di forza del film sono la straordinaria interpretazione di Sally Field, che rivela un gran talento comico (si guardi il suo monologo finale, pieno di battute azzeccate e molto spiritose con cui convincerà il fino ad allora perplesso marito del suo talento), e la presenza di Jhon Goodman, nei panni del marito appunto, uomo paziente e premuroso, profondamente innamorato della moglie e della sua famiglia: a lui sono lasciate le battute più belle, tenere e sincere con le quali manifesta tutto il suo amore a Lilah. Seltzer poi ha il merito di evitare le trappole di una facile ed inutile storia d'amore tra Lilah e Steven e conclude il suo film con una salutare, piacevole e mai scontata riflessione sull'importanza ed il ruolo della famiglia e sulla forza e l'entusiasmo che l'affetto delle persone care possono dare. Lilah, una volta che avrà vinto il concorso, alla presenza finalmente entusiastica del marito, potrà rinunciare al premio, lasciandolo a Steven, e tornare a casa dalle sue figlie con l'uomo che ama e che ora ha capito quanto fosse importante per lei provare qualcosa che la facesse sentire realizzata come donna di spettacolo. Unico punto debole del film purtroppo è l'interpretazione di Tom Hanks (lo ammetto non sono mai stato un suo fan e lo ritengo molto sopravvalutato), gigione e fastidiosamente sopra le righe nelle parti comiche (si veda il suo show finale, decisamente più mediocre di quello di Lilah, quasi irritante), non molto convincente né efficace nelle parti drammatiche (la sequenza in cui fa il suo spettacolo alla presenza del padre e del fratello è piuttosto imbarazzante). Piccoli ruoli per i registi Paul Mazursky e Mark Rydell.
Voto: 7
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