Regia di Hirokazu Koreeda vedi scheda film
Con Little Sister il celebre Hirozaku Koreeda prosegue con il suo percorso registico, rirpoponendo gran parte del suo cinema tra cui impossibile non citare i riferimenti/influenze al grande maestro del cinema giapponese Ozu. La macchina da presa fissa e bassa (tipica di Ozu) è molto presente inoltre immancabilile le varie scene di cibo con annesso alcolici, lo stesso regista in più occasioni ha evidenziato l'importanza simbolica del liquore.
Tra le tematiche principali il motivo dell'"assenza" è sempre presente, un'assenza rappresentata da un mebro importante del nucleo famialiare (in questo caso il padre.....) che ha condizionato il percorso di crescita delle protagoniste tuttavia attraverso il ricordo di questa figura, i personaggi -con fatica- riusciranno a perdonarlo (il tutto evitando banalità e moralismo).
Altro elemeto importantissimo del suo cinema è l'uso espressivo del paesaggio, vero e prorpio schermo riflettente dei sentimenti delle 4 sorelle; un paesaggio sublime, ripreso con uno stile minimalista che lascia ugulamente senza fiato lo spettatore (la regia elegante dove il movimento di macchina viene quasi sempre sacrificato è un altro elemento di collegamento con il cinema di Ozu).
Little sister è un film poetico dove la vita reale è come sempre la vera e propria protagonista; il regista riesce sempre a far rifelttere lo spettatore evidenziando, con uno stile sobrio ma elegenate, l'importanza delle cose semplici; il ritmo è lento ma la delicatezza con cui il regista racconta la storia unita alla bellezza dello scenario rieuscirà a cattura anchel'attenzione dello spettatore abituato ad un cinema diverso.
Koreeda si coferma ancora una volta "l'erede contemporaneo di Ozu"...
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