Regia di Ennio De Concini vedi scheda film
Chi come me ritiene che “La caduta - gli ultimi giorni di Hitler” sia un capolavoro imprescindibile e che Bruno Ganz sia interprete di una prestazione attoriale strepitosa, non può non essere almeno inizialmente prevenuto rispetto a questo film, di cui invece, minuto dopo minuto, non può non apprezzarsi pressocchè qualsiasi profilo.
Ho visto questo film per Adolfo Celi, uno dei miei attori preferiti, la cui carriera è stata troppo breve, come quella dell’altro attore che trovo meraviglioso ossia Philip Seymour Hoffman.
Adolfo Celi è un fuoriclasse e non ha ricevuto, per me i tributi ed i riconoscimenti che avrebbe meritato.
Fantastica è anche l’interpretazione di Alec Guiness, come Bruno Ganz perfettamente calato nella parte ed anche lui capace di assumere le sembianze dell’archetipico dittatore del male: rispetto a Bruno Ganz, mi sembra che Alec Guiness abbia saputo trasportare nella pellicola quelle vistose espressioni oratorie e retoriche che abbiamo visto tante volte immortalate nei cinegiornali.
Di minore spessore quantitativo ma non qualitativo, perché l'interpretazione perfetta, è la prestazione di un altro grande del cinema come Gabriele Ferzetti.
Pochi poi ricordano il regista Ennio De Concini, premio oscar per la migliore sceneggiatura del celebre “Divorzio all’Italiana”, che è stato prolifico sceneggiatore in diversi generi della settima arte.
E’ un film da scoprire perché scolpisce nell’immaginario la follia ed il delirante fanatismo di quegli ultimi giorni, come la crudeltà del purtroppo celebre dittatore, anzitutto, nei confronti del popolo germanico, che pure tutto si era votato quasi con religiosa venerazione a lui, pagandone poi atroci conseguenze a cominciare dal rifiuto di una resa che avrebbe salvaguardato il salvabile.
La storia, per come la conosciamo, è quella e non è sorprendente che questo film assomigli a quello più recente citato nell’incipit, ma come quello, questo film del 1974 merita di essere rivalutato e riscoperto.
E’ una perla dimenticata, che induce ad importanti riflessioni ed un film in cui spiccano attori eccezionali (anche altri interpreti, rispetto a quelli sopra menzionati, come Simon Ward).
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