Espandi menu
cerca
Il libro della giungla

Regia di Jon Favreau vedi scheda film

Recensioni

L'autore

will kane

will kane

Iscritto dal 24 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 78
  • Post 6
  • Recensioni 4131
  • Playlist 23
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il libro della giungla

di will kane
7 stelle

La versione "live action" di un classico dell'animazione Disney del 2016 è "Il libro della Giungla", che dal 1967 è rimasto impresso a tanti bambini per l'avventura del piccolo Mowgli, spalleggiato dalla pantera Bagheera e dall'orso Baloo, con la minaccia dell'imperiosa e spietata tigre Shere Kahn, che vuole uccidere il "cucciolo d'uomo". Chiaro, la base è sempre il classico della letteratura di Rudyard Kipling, e se si vuole, si può bacchettare sceneggiatori e regista di questa nuova versione per certe leggerezze come gli elefanti africani in India e il fatto di aver fatto di Re Louis, invece che di un orango, un "Giganthopitecus", scimmia colossale estinta da un milione di anni. Va detto che Jon Favreau può essere considerato come uno dei registi hollywoodiani di oggi più abili a coniugare ritmo e spettacolo, vedi i primi due "Iron Man", e la difficoltà, qui, era far recitare con la massima naturalezza il giovanissimo Neel Sethi, praticamente solo in scena, con animali generati interamente in computer graphic. Il gioco riesce, perchè questo "Libro della Giungla" si apre con un aggressivo e accattivante incipit in cui l'avventura si presenta subito viva, e prosegue sulla stessa linea: ci sono gli intermezzi umoristici con protagonista l'indolente orso Baloo, e sottolinea maggiormente l'aspetto sinistro di personaggi come il serpente Kaa ( in versione femminile, e comunque nel romanzo non è nemico di Mowgli), il crudele Shere Kahn, presentando con una citazione consapevole Re Louis come fosse il Kurtz/Marlon Brando di "Apocalypse Now", immerso nella penombra e solo progressivamente mostrato. Tra queste rivisitazioni dei classici disneyani, è tra le migliori, sia, appunto, per un ritorno a un cinema avventuroso che comporta anche scoperta, prova e lotta per la sopravvivenza, e sia per il messaggio dell'abbattimento di barriere tra specie, da leggere "tra razze" per far reggere l'equilibrio della comunità. 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati