Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film
Dopo una buona prima parte, la pellicola inizia un po' a girare a vuoto, a sembrare fine a sé stessa.
Avventure e disavventure in una casa di produzione cinematografica della Hollywood degli anni '50, il tutto visto dagli occhi di un produttore esecutivo che fa da perno della vicenda: c'è una star che viene rapita da sceneggiatori comunisti, un'altra esperta di western che deve darsi a film brillanti, un'attrice che deve trovare un padre al suo bambino ecc. ecc.
Ave, Cesare! vale soprattutto per la ricostruzione accurata della Hollywood degli anni '50 e per la tenerezza e l'affetto, unita ad una critica ammantata di cinismo e cattiveria (ma molto flebile a dir la verità), che i Coen dedicano a quel mondo che non c'è più; un mondo sì forse superficiale, ma che fece sognare generazioni. Dopo una buona prima parte, però, la pellicola inizia un po' a girare a vuoto, a sembrare un esercizio stilistico, ad essere fine a sé stessa. La struttura è quella del film ad episodi, ma alcuni frammenti sembrano sketch e non sono granché significativi. Abbastanza ben riusciti però i personaggi di Brolin, Clooney e Ehrenreich che danno vita a dei simpatici idioti che restano impressi (ma questa è una cifra stilista tipica dei Coen, che ormai non sorprende più).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta