Un film d’azione che fa riflettere sul senso della legge e che fa crollare ogni convinzione morale
Fatti assegnare una piccola città dove forse la legge ha ancora un senso, sono queste le parole che il misterioso uomo della CIA, impersonato dallo straordinario Del Toro (voto 10), dice alla giovane dell’FBI interpretata da una brava Emily Blunt. E’ tutto qui il senso di questo eccellente film, che riesce a dosare alla perfezione l’action thriller con l’intensità e profondità dei tre personaggi su cui ruota tutta la storia. Una storia sul crimine del narcotraffico contro il quale viene organizzata una missione speciale dove ogni certezza sul confine fra il bene e il male si infrangerà clamorosamente. Troppi sono gli strazi che ha dovuto subire chi rappresenta la legge per non spingere tutti (buoni e cattivi) nello stesso vortice a combattersi senza alcuna regola dove anche la vendetta personale diventa “lecita”. E così la giovane dell’FBI sarà costretta ad accettare giocoforza le non regole per provare ad arginare il crimine. Allo stesso modo lo convinzioni dello spettatore cominciano a vacillare. Alla fine diventa un crimine contro crimine, non solo fra le parti contrapposte, ma anche all’interno delle parti stesse (più volte nel corso del film ci si punta la pistola addosso fra agenti che dovrebbero rappresentare la legge). Un film quasi perfetto, con fotografia e musiche magistrali, dal ritmo incalzante ma non esasperato, con la regia sapiente del talento Villeneuve.
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