Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
Sic(ario) transit gloria Usa
“Di inganni si campa, di verità si crepa” e Kate lo sa. Che Alejandro sia qualcos’altro da quello che appare lo si può vagamente intuire. Senza avere tra le righe la propaganda filogovernativa e la potenza scenica della Bigelow, SICARIO di Denis Villeneuve gioca le sue carte allo scoperto. Dietro le belle facciate ci sono i do ut des, le vendette da condividere con forze speciali e nuove reclute che non facciano domande, da concludersi possibilmente in solitaria. Sullo sfondo la vita continua, partite di calcio in campi polverosi compresi.
Sicario (2015): locandina
Coraggiosa a metà quest’ultima fatica del regista di PRISONERS, scritta da Taylor Sheridan, alla quale manca qualcosa al compimento. I dubbi etici restano e non affiorano a dovere. Il crescendo, non essendo né rossiniano né alla Wagner, viene tenuto in sordina dallo stile minimal ed europeo di Villeneuve. Siamo lontani dalla Bigelow, ma anche da Soderbergh. I primi nomi che vengono istintivamente in testa. ZERO DARK THIRTY e TRAFFIC sono archetipi del genere, a prescindere dai messaggi. Benicio Del Toro è lo zelota Alejandro, recita di sottrazione armato della sua imponenza fisica e delle sole fessure blu, in dotazione da madre natura. Josh Brolin è Matt in un ruolo alla Rod Steiger vecchia maniera, protervo e canaglia. Emily Blunt è la cavia Kate: mancata eroina della storia, costretta a fumare per reprimere la sua sete di ideali e immedesimarsi meglio nel dolore e nella frustrazione. Il fumo un tempo era il vizio dell’emancipazione, ora della sconfitta. Ah Hollywood!
Sicario (2015): Benicio Del Toro
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Comprendo le remore sul versante della pubblicistica antieroica. Io credo sia un film sotterraneo e potente che agita lo spettro del compromesso con la stessa forza di Peckinpah (e non mi pare poco) e la sottile ambiguità di Jonathan Demme. Val la pena darci un'altra occhiata. Ciao.
Il Peckinpah finale...uhm non saprei. Demme maybe. Ok grazie Maurizio, ciao!
Sai mi sono venuti in mente 'killer Elite' ma soprattutto il finale 'iconoclasta' (la famiglia) e nichilista di 'Bring Me the Head of Alfredo Garcia'. A volte le ispirazioni vengono da lontano.
"Voglio la testa di Garcia"? Magari! Quel film è un capolavoro epico ed esplosivo. Come ho scritto, i primi riferimenti sono assai recenti. Punti di vista, associazioni personali...
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