Regia di Levan Gabriadze vedi scheda film
Se vogliamo parlare di un horror con buoni propositi ma riuscito maluccio, possiamo parlare di Unfriended.
E’ passato un anno esatto dal suicidio di Laura, una giovane fortemente depressa a causa degli insulti ricevuti in seguito a un video postato sulla rete da un anonimo. Il suo gruppo di amici, Blaire, Mitch, Jess, Adam, Ken e Val, sta conversando in internet tramite un programma di messaggistica ed una presenza sovrannaturale si impossessa dell’identità online della ragazza scomparsa per introdursi nella discussione.
Unfriended ha delle buone qualità come, ad esempio, creare una storia tutta sulle chat di Skype, e seppure l’inquadratura è sempre la stessa, cioè quella della chat, riesce a non annoiare.
Gli spunti buoni ci sono tutti, ma non ha la forza per portare a compimento il tutto.
Ancora una volta abbiamo un gruppo di ragazzi che hanno qualcosa da nascondere, e attraverso un gioco al massacro si scoprirà tutti i loro limiti nei rapporti di amicizia e d’amore.
Discreta la recitazione dei ragazzi, che, proprio per la conformità del film, non possono proprio dare il massimo, ma anzi si nascondo un pò, coprendo le loro possibili qualità.
E’ interessante lo sviluppo del tema del cyberbullismo in chiave horror, ma anche la scoperta dei vari altarini che rendono le loro amicizie di cara velina.
Qui si ferma tutto. Un film breve con un cattivo che è si cattivo ma che a bene vedere potrebbe quasi essere la loro coscienza (se solo fosse stato lavorato un pò di più…)
Momenti di paura che in certi momenti rasentano il ridicolo e difficoltà a mettere insieme la pellicola dal punto di vista del montaggio.
E’ un peccato perchè c’erano veramente tante belle idee da sviluppare, scompare in 80 minuti
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