Regia di Taylor Hackford vedi scheda film
Grande successo al botteghino nel 1982, "Ufficiale e gentiluomo" è uno dei film che hanno imposto definitivamente Richard Gere come divo di Hollywood. Rivisto oggi, regge ancora piuttosto bene, nonostante le ambiguità ideologiche che alcuni hanno trovato nel copione come elogio di valori reazionari, ma a mio parere questo sottotesto è meno ingombrante che in altri film dell'epoca invecchiati meno bene. Il regista Taylor Hackford ha confezionato un melo all'antica, un romanzo di formazione sentimental-militare che ha tutte le carte per smuovere le passioni di un pubblico che ancora vuole credere ai valori patriottici e alle possibilità del singolo individuo di trasformare il fallimento in successo. Pur con qualche esagerazione e qualche astuzia un po' ricattatoria, nel complesso funziona a dovere, soprattutto grazie alle azzeccate scelte di casting. Richard Gere nel ruolo del ribelle Zach Mayo trova un'occasione per una performance di adeguato spessore drammatico, che dimostra anche ai suoi detrattori la sua maturazione di attore; Debra Winger è intensa al punto giusto nel ruolo di Paula, tanto da meritarsi una nomination all'Oscar, anche se sembra che sul set non si intese con Gere e che non abbia un buon ricordo del film; Louis Gossett jr. interpreta il terribile sergente Foley come una sorta di antesignano di quello di "Full metal jacket", ma con un controllo del personaggio che gli consente di aggiudicarsi la statuetta come non protagonista. Fra i caratteristi David Keith è il migliore nel ruolo di Sid, l'amico di Zach che si troverà invischiato in una torbida vicenda dall'esito drammatico. Perché niente nomination a Gere? Il botteghino lo premio' abbondantemente ma l'Academy non lo prese sul serio ne' allora ne' in seguito, eppure il film poggia soprattutto su di lui più che sulla pur brava Winger (la scena di sesso è realizzata con grande professionalità da entrambi). Forse avrei potuto soffermarmi di più su certe scene un po' forzate nell'economia del racconto come i flashback dell'infanzia di Zach, ma nel complesso mi sento di consigliare il film a quei pochi che ancora non lo conoscono.
Voto 7/10
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