Regia di Taylor Hackford vedi scheda film
Polpettone melenso e ruffiano che - dopo American Gigolò - consacrò definitivamente Gere, con la sua curiosa camminata da checca, come sex symbol degli anni '80. Gli ingredienti ci sono tutti: il sergente duro e spietato, lo sfigato che è lì per emulare il fratello, la complessata perchè papà voleva tanto un maschietto, le zoccolette di turno la cui attività principale è cercare di accasarsi con gli eroi della Marina. Dunque, il nostro Zack Mayo - orfano di madre, padre alcolizzato e puttaniere - decide di arruolarsi in Marina e diventare pilota di jet. Brevetto da un milione di di dollari. Qui - è ovvio - va in antipatia al sergente Foley, si fa amico il commilitone Sid (quello che emula il fratello) e insieme a lui conosce le zoccole Paula (la Buona) e Lynette (la scaltra). I due amiconi per rinfrancarsi dalle angherie di Foley si sollazzano con le due; ma mentre Mayo pianta Paula l'altro cade nella trappola di Lynette la quale fa credere di avere la pagnotta nel forno, molla il corso e le propone di convolare a giuste nozze. Ma questa, saputo che Sid non diventerà più un pilota e non volendone sapere di andare in Oklahoma a vivere nella casa dei suoceri, lo pianta. E Sid si impicca. Grande dolore e costernazione, Lynette condannata al ludibrio - chissà perchè poi: si sapeva già che gioco faceva - e incazzatura solenne di Mayo che si ribella a Foley e quasi ci rimette i gioielli di famiglia. Finale ruffiano e pomposo con Mayo che ottiene il brevetto e in divisa bianca va letteralmente a prelevare Paula nella sporca fabbrica in cui lavora. E vissero felici e contenti.
Che poi il film faccia acqua qua e là passa in secondo piano: Foley pur essendo stato istruito da R. Lee Ermey, vero sergente dei Marines, non vale il maestro, Seeger la complessata scoppia in lacrime al primo rimbrotto di Foley, Mayo non capisce una mazza di aerodinamica pur dovendo diventare un pilota, e via di questo passo....Ma come cazzo li scelgono i futuri Ufficiali in America?
Adatto a ragazze romantiche in attesa del Principe Azzurro.
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